L’inflazione in crescita e la conseguente decisione delle banche centrali di aumentare il tasso di riferimento stanno destando non poche preoccupazioni, nel nostro paese come in gran parte del resto del mondo.
L’accesso al credito diventerà più costoso e sono in molti a chiedersi se questo non avrà delle ripercussioni anche sul mercato delle case all’asta, già inflazionato a causa dello stop delle attività dei Tribunali durante la pandemia, dalle conseguenze che si sono generate sul mercato del lavoro e, più in generale, sull’intero tessuto economico.
Quale sarà l’impatto dell’aumento dei tassi sul numero degli immobili all’asta? Nel post di oggi vedremo di fare il punto della situazione e ti parleremo anche della soluzione più efficace per evitare l’asta immobiliare e azzerare contemporaneamente tutti i debiti!
È una domanda che in questo periodo si pongono in molti: alla luce degli aumenti dei tassi programmati dalla Banca centrale europea (e che già si stanno concretizzando sul mercato obbligazionario), dobbiamo attenderci una nuova ondata di case all’asta?
Se così fosse, la situazione sarebbe in effetti piuttosto preoccupante. Nel corso degli ultimi tempi l’ondata di case all’asta si è già concretizzata, prima di tutto perché lo stop all’attività dei Tribunali durante la pandemia ha portato a una sorta di “accumulo” di immobili destinati a finire all’asta. Questi sono andati a sommarsi agli altri che sono stati invece pignorati più di recente. In secondo luogo, perché in questo periodo molte famiglie e molte imprese si trovano ad affrontare un periodo di seria difficoltà, che rischia di compromettere la loro situazione finanziaria.
Insomma, i grattacapi già di per sé non mancano e questa situazione non ha tardato a manifestarsi anche nel settore delle aste immobiliari. Ora la domanda è: a tutto questo andrà ad aggiungersi anche il problema dell’aumento dei tassi di interesse?
L’aumento dei tassi di interesse renderà inevitabilmente più costoso l’accesso al credito, inclusi i mutui accesi per finanziare l’acquisto di un immobile.
Ci sono tuttavia buone ragioni per ritenere che l’impatto sarà tutto sommato limitato, almeno nel breve e medio periodo. Il motivo è presto detto: negli ultimi anni i tassi di interesse si sono situati ai loro minimi storici ed è quindi molto probabile che la maggior parte delle persone che hanno contratto un mutuo abbia optato per il tasso fisso.
Prima di proseguire, facciamo un passo indietro per capire meglio di cosa stiamo parlando. I mutui possono essere:
In realtà esistono diverse tipologie di mutuo a tasso variabile, che però non staremo ad approfondire in questa sede. La cosa importante è che tu abbia ben compreso la differenza con il mutuo a tasso fisso.
Da questa distinzione possiamo dedurre che, chi ha contratto un mutuo a tasso fisso, non dovrà farsi carico di alcun aumento: la rata resterà sempre la stessa. Il problema riguarda invece chi ha optato a suo tempo per il tasso variabile anche se, visti i tassi molto bassi degli ultimi anni, possiamo supporre che si tratti di una netta minoranza.
Diverso è invece il discorso se non ci limitiamo a considerare i mutui ma guardiamo ai prestiti in generale, soprattutto per quanto riguarda le imprese. Queste ultime necessitano spesso di una certa flessibilità e per questo optano per l’apertura di linee di credito a cui si applica il tasso variabile. Secondo un articolo apparso recentemente sul Sole24Ore, in Italia sarebbero circa 800mila le imprese in questa situazione. Per loro, l’aumento dei tassi potrebbe costituire un problema non da poco e non è da escludere un impatto sul numero di pignoramenti degli immobili di loro proprietà qualora non riuscissero a reperire i mezzi per continuare a finanziarsi.
Ricapitolando, se da una parte è vero che, almeno nell’immediato, l’aumento dei tassi di interesse non produrrà un grosso impatto diretto sui mutui, dall’altra le nuove barriere poste all’accesso al credito unite a una situazione economica già di per sé difficile potrebbero senz’altro influire anche sul numero degli immobili all’asta.
Ed eccoci finalmente arrivati alla problematica che può toccarti più da vicino se in questo momento stai vivendo un periodo di difficoltà e temi che la tua casa verrà presto pignorata. Devi sapere che, anche in una situazione di relativa normalità, nelle aste immobiliari entrano in gioco dei meccanismi di svalutazione che portano gli immobili a essere (s)venduti per una cifra di gran lunga inferiore al loro valore di mercato. Si tratta di una realtà che va a svantaggio di tutte le parti coinvolte, in particolare dei debitori che non riescono di conseguenza a saldare tutti i debiti con il ricavato della vendita. Perché sì, magari faticherai a crederlo, ma per gli ex proprietari di casa il rischio è proprio quello di restare ancora indebitati anche dopo avere perso la casa.
Questa eventualità si fa ancora più concreta in una situazione come quella attuale in cui, per le ragioni che abbiamo visto, il numero di immobili all’asta è particolarmente elevato. Il perché è presto detto: come in qualsiasi altro mercato, quando l’offerta aumenta rispetto alla domanda, il prezzo tende a diminuire.
Ecco dunque spiegato il motivo per cui devi evitare a tutti i costi che la tua casa venga (s)venduta all’asta. Fortunatamente, c’è un modo per farlo e che ti permette al contempo di azzerare tutti i tuoi debiti. Nel prossimo paragrafo ti spieghiamo come funziona.
La nostra soluzione definitiva al problema del debito si chiama saldo e stralcio con rinuncia agli atti.
Invece di aspettare che la tua casa venga (s)venduta all’asta rischiando di restare ancora indebitato, prendi contatto con tutti i creditori coinvolti nella procedura. L’obiettivo è quello di arrivare a un accordo sulla cifra da saldare per considerare il debito estinto, in modo che tu riesca ad azzerare tutti i debiti con la vendita del tuo immobile.
Essendo il principale obiettivo quello di azzerare il tuo debito, i creditori dovranno probabilmente accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta. Eppure, ci sono ottime probabilità che accettino: le aste sono molto rischiose anche per loro, in quanto nessuno è in grado di garantirgli se e quando riceveranno indietro i loro soldi. Con la nostra soluzione avranno invece la certezza di ricevere subito la somma pattuita.
Una volta raggiunto l’accordo, non ti resterà che pagare i creditori per ottenere l’azzeramento di tutti i tuoi debiti. Dovrai comunque vendere la casa, ma questa volta eviterai le svalutazioni delle aste e avrai la certezza di uscire una volta per tutte dall’indebitamento.
Nel momento in cui avranno ricevuto i loro soldi, i creditori saranno infatti chiamati a firmare una rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Il tuo debito verrà azzerato e tu potrai finalmente tornare a guardare al futuro con tutta la serenità che ti meriti!
Da ormai quindici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.
Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!
Se la tua casa è stata pignorata e anche se è già all’asta, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.
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