In alcuni post pubblicati nelle scorse settimane abbiamo avuto occasione di parlarti di Rendimento Etico, la nostra nuovissima piattaforma che permette di finanziare operazioni immobiliari in modo semplice e veloce. Oggi vogliamo presentarti questa novità da un altro punto di vista.
Perché Rendimento Etico è sì una grande opportunità per gli investitori, ma lo è anche per chi si trova in un periodo di difficoltà economica e rischia di perdere la casa all’asta.
E questo è il primo post di una serie che abbiamo deciso di dedicare alle “storie” di Rendimento Etico, che sono poi le storie delle persone che abbiamo aiutato e che stiamo aiutando grazie a questo nuovo potente strumento.
Cominceremo dalla storia di Laura, una piccola imprenditrice che, per varie ragioni, a un certo punto si è trovata in difficoltà e non è più riuscita a rimborsare regolarmente le rate del mutuo. Prenderemo spunto dalla sua vicenda per spiegarti bene cosa rischi se la tua casa finisce all’asta e come possiamo aiutarti a uscire da questa situazione nel modo migliore possibile.
Allora, sei pronto per cominciare? Noi speriamo di sì, perché oggi abbiamo davvero tante cose interessanti da dirti!
Laura era ed è tuttora un’erborista. Con tanto impegno e tanti sacrifici, riesce finalmente ad aprire un’erboristeria tutta sua. Le cose vanno bene e, dopo qualche tempo, decide di aprire un secondo negozio.
La sua attività va come deve andare: i clienti non mancano e le vendite la soddisfano. C’è però un problema di cui lei forse si accorge troppo tardi: “Avevo difficoltà a tenere i conti,” ammette la stessa Laura. “Non stimavo correttamente i costi legati alla mia attività e non mi rendevo conto di tenere troppi soldi per me.”
La situazione si complica dopo la separazione dal marito: essendo un’imprenditrice, non percepisce alcun assegno di mantenimento e il reddito della sua economia domestica si riduce drasticamente. Laura si attiva per cercare di risollevare la sua situazione finanziaria: vende una casa di sua proprietà e con il ricavato salda un debito che aveva contratto in precedenza. Poi, forte di una nuova sicurezza economica, decide di acquistare un’altra casa. E per poterlo fare accende un mutuo di 100.000 euro.
In un primo momento, tutto procede senza intoppi: Laura paga regolarmente le rate del mutuo e gli interessi alla banca. Ma non passa molto tempo prima che la nostra protagonista si trovi in difficoltà, fino al punto di accumulare diversi arretrati. Comincia a ricevere una serie di avvisi dalla sua banca: se non riuscirà a rimettersi in regola con i pagamenti, la sua casa verrà presto messa all’asta.
Laura non se ne sta certo con le mani in mano e si dà da fare per cercare di vendere la sua casa. Teme però che il ricavato della vendita non basti a rimborsare completamente il suo debito. Così, cerca di trovare un accordo con la banca. La banca però rifiuta e la sua casa finisce all’asta.
Vediamo ora a cosa può andare incontro una persona che perde la sua casa all’asta.
Quando una casa all’asta non viene venduta al primo colpo, rischia di instaurarsi un meccanismo che può portare a una grande svalutazione dell’immobile.
Stiamo parlando delle aste deserte, una problematica che anche Laura ormai conosce bene, perché ne è stata immediatamente informata dal suo avvocato.
Già, perché devi sapere che spesso capita che alla prima (e anche alla seconda) asta non partecipi nessuno. Cosa succede in questo caso? Che il Tribunale ne organizza una seconda e se necessario anche una terza. Fin qui è tutto logico, starai pensando. Però c’è un problema non da poco: ogni volta che un’asta va deserta e che si rende necessario organizzarne un’altra, il prezzo base, e di conseguenza anche l’importo minimo che i partecipanti all’asta possono offrire per acquistare l’immobile, può scendere fino al 25% rispetto a quello precedente.
Per chi sta perdendo la casa all’asta, questo sta a significare una cosa sola: il rischio concreto che la propria casa venga svenduta per una cifra ridicola, che si situa molto al di sotto del valore reale dell’immobile.
Una seconda problematica che non bisogna assolutamente sottovalutare è la possibilità che il ricavato della vendita all’asta non sia sufficiente a rimborsare l’intero debito. Si tratta di un’eventualità molto concreta, che si verifica più spesso di quanto potresti pensare. Del resto, se tieni conto delle conseguenze delle aste deserte di cui abbiamo parlato poco sopra, il perché non è difficile da immaginare.
In ogni caso, sappi che, se il ricavato della vendita all’asta non basta a saldare il debito, questo purtroppo non scompare come per magia. Le cose sono ben diverse: pur avendo perso la loro casa, gli ex proprietari rischiano di restare ancora fortemente indebitati per molto tempo, magari per tutta la vita.
La parte del debito che non si riesce a saldare tramite la vendita all’asta si chiama debito residuo e, come abbiamo detto, resta sulle spalle del debitore nonostante abbia perso la casa all’asta. Cosa ancora peggiore, se risulta che quest’ultimo non è in possesso di altri beni, il Giudice può disporre che gli venga pignorato fino a 1/5 dello stipendio.
Capisci bene che si tratta di una situazione praticamente insopportabile per chi la vive, che può seriamente compromettere la possibilità di ricominciare daccapo e di guardare al futuro con un po’ di serenità.
Fortunatamente, per Laura le cose sono andate in maniera diversa. Vuoi sapere come ha fatto a risolvere la sua situazione? Ha conosciuto un affiliato di Case Italia e ha deciso di affidarsi a noi che, grazie al nostro team di professionisti e di esperti del settore, in breve tempo siamo riusciti a negoziare un accordo con la sua banca e ad azzerare il debito tramite la vendita della casa.
Capisci perché, nonostante abbia dovuto vendere la sua casa, Laura è comunque riuscita a salvarla? Semplicemente perché abbiamo evitato che finisse all’asta e di conseguenza anche il rischio di andare incontro alle possibili conseguenze di cui abbiamo appena parlato.
Noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese da più di dieci anni: invece di lasciare che le case finiscano all’asta, trattiamo direttamente con i creditori. Il nostro obiettivo finale è sempre quello di acquistare l’immobile azzerando tutti i debiti degli ex proprietari, una volta per tutte!
E adesso realizzare tutto questo è diventato ancora più facile! Come? Grazie a Rendimento Etico, la nostra nuova piattaforma di crowdfunding immobiliare: uno strumento per trovare in modo semplice e veloce il denaro necessario a salvare la situazione di tante famiglie che rischiano di perdere la casa all’asta! Con Rendimento Etico, la nostra community di finanziatori può investire nelle operazioni che proponiamo direttamente online, in pochi e semplici click. E questo è un grande vantaggio anche per le persone che aiutiamo, perché ci dà la possibilità di intervenire ancora più velocemente!
Se ti trovi in una situazione simile a quella di Laura, non aspettare e agisci subito! Visita il sito di Case Italia e contattaci. Valuteremo insieme la tua situazione per capire se possiamo aiutare anche te!
Credito Italia nella persona del suo amministratore, in
vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate
dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di
cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività
di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit
Investment NPL srl) e sulla sua mission focalizzata esclusivamente al mondo
immobiliare residenziale e agli NPL.
Quindi da oggi il nostro nome sarà
Case Italia srl e abbiamo cambiato nome anche alla nostra
controllata CI NPL srl mentre resta confermato il nome della nostra
piattaforma Rendimento Etico srl.
Siamo pronti anche per domani vista la
velocità dell'oggi !