I crediti UTP (unlikely to pay) sono dei crediti che, secondo le banche, difficilmente verranno rimborsati. In questo post ti spieghiamo di cosa si tratta in modo semplice e chiaro e parliamo di cosa puoi fare concretamente se il credito che ti ha concesso la banca è stato classificato come “improbabile che paghi”.
Per comprendere cosa sono questi crediti partiamo dal significato della sigla UTP, l’acronimo di unlikely to pay, che tradotto letteralmente in italiano significa “improbabile che paghi”. Questo tipo di crediti è infatti associato a una situazione economica difficile del debitore, che fatica a pagare le rate o gli interessi legati a un prestito.
Chiariamo subito che in questi casi il debitore non è ancora stato dichiarato insolvente. Semplicemente, l’ente che gli ha concesso il finanziamento, in genere una banca, stabilisce che probabilmente incontrerà delle difficoltà nel rimborsare il prestito.
Passiamo subito a un esempio concreto per capire meglio: Valeria e Marco sono sposati da cinque anni e, dopo tanto lavoro, hanno finalmente messo da parte i soldi necessari per acquistare una villetta indipendente. Entrambi hanno la fortuna di avere un lavoro stabile e la banca gli concede il mutuo senza problemi. Tutto procede senza intoppi finché, quattro anni dopo, Marco perde il lavoro. La coppia si ritrova così in una situazione di difficoltà economica. Cercano di risparmiare il più possibile, ma le spese sono tante e senza lo stipendio di Marco non riescono più a pagare le rate del mutuo. Non passa molto tempo prima che la banca li contatti, intimandogli di saldare tutti gli arretrati.
Questa è una delle classiche situazioni in cui la banca classifica un credito come unlikely to pay, anche se gli UTP non riguardano soltanto il settore immobiliare. I crediti ipotecari sono però quelli che offrono le garanzie più solide, ovvero una casa o un altro tipo di immobile. Questo è un fattore importante per un motivo ben preciso: se la banca qualifica il tuo credito ipotecario come UTP, la situazione non è irrimediabilmente compromessa, anzi.
Spiegandoti la differenza tra crediti UTP e sofferenze capirai meglio perché, al momento, per Marco e Valeria ci sono ancora diverse porte aperte.
Partiamo dalla sofferenza bancaria, che è la posizione più grave per il debitore. Quest’ultimo viene infatti giudicato insolvente in modo permanente e il credito che gli è stato concesso a suo tempo diventa inesigibile. Ciò significa che la banca ritiene di non poter più recuperare il credito e, nel caso di un prestito ipotecario, procede con il pignoramento della casa.
Quando invece un credito viene classificato come UTP, si è ancora lontani da una situazione del genere. In questo caso, ci troviamo semplicemente di fronte a una difficoltà nel fare fronte ai pagamenti, che può essere anche solo temporanea.
Come abbiamo visto, Marco e Valeria sono in ritardo con il pagamento delle rate del mutuo, ma per il momento non rischiano il pignoramento della casa. Potrebbero riuscire a risollevarsi con le loro forze, oppure trovare un’alternativa, ad esempio discutendo con la banca di una cessione del loro credito. Essendo la casa ancora di loro proprietà, la buona notizia è che per il momento conserva gran parte del suo valore.
Prima di parlare della cessione dei crediti UTP, facciamo una premessa sulla situazione che sta vivendo l’Italia in questo momento. I crediti UTP sono in costante aumento, basti pensare che a fine 2017 ammontavano a circa 94 miliardi di euro.
Alla luce di questi numeri, per la Banca centrale europea e la Banca d’Italia è diventato prioritario stabilire una strategia di gestione efficace dei crediti UTP, in modo da evitare che si trasformino in sofferenze. E lo strumento principale attraverso cui raccomandano di agire è proprio la loro cessione. Ma di cosa si tratta?
La cessione consiste nel trasferire un credito a un terzo, che ne acquisisce i relativi diritti e i relativi rischi. Per evitare di accollarsi troppi crediti difficili da recuperare, le banche hanno quindi la possibilità di coinvolgere degli investitori a cui cederli.
La cessione di un credito apre nuove vie di negoziazione, che possono tradursi anche in condizioni più favorevoli per il debitore. Quest’ultimo potrebbe ad esempio avere più tempo a disposizione, oppure beneficiare di condizioni più vantaggiose. Ciò vale in particolare per gli UTP, che non sono crediti deteriorati.
Attualmente però, il sistema bancario italiano è ancora piuttosto carente sotto questo aspetto. Benché le banche cerchino di muoversi verso la cessione dei crediti UTP, raramente sono attrezzate per farlo: mancano strategie ben definite e molte volte gli unlikely to pay vengono trattati alla stessa stregua delle sofferenze.
Se il credito che la banca detiene nei tuoi confronti è stato classificato come UTP e temi di non riuscire a risollevare la tua situazione finanziaria a breve termine, c’è un altro modo per evitare che la tua casa finisca all’asta.
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