Hai ricevuto un’ingiunzione di pagamento e non sai come comportarti? Temi che la tua casa possa finire all’asta e sei alla ricerca di un’alternativa che ti consenta di risolvere il problema del debito?
Nel post di oggi chiariremo tutto ciò che ti occorre sapere sulle ingiunzioni di pagamento: parleremo in particolare delle conseguenze che possono generare e del miglior modo di reagire in base alla tua situazione personale!
Un’ingiunzione di pagamento – nota anche come decreto ingiuntivo – è un provvedimento emesso da un Tribunale su richiesta di un creditore, che intima a saldare un debito entro una determinata scadenza.
Come potrai ben immaginare, un’ingiunzione non arriva come un fulmine a ciel sereno. Viene generalmente preceduta da una serie di solleciti inviati dal creditore al debitore. Questo per farti capire come alla base vi sia quasi sempre una situazione di indebitamento difficile da risolvere, fatto salvo il caso in cui le pretese del creditore siano infondate.
Dopo essere stata emessa, un’ingiunzione di pagamento deve essere notificata al debitore entro 60 giorni. Trascorso tale termine, il decreto decade e diventa privo di qualsiasi efficacia.
Una volta che gli è stata notificata, il debitore ha 40 giorni a disposizione per decidere come reagire (fatta salva l’eccezione del decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo). Questo tempo è prezioso e dovrebbe essere impiegato dal debitore per riflettere attentamente sul da farsi.
Come vedremo tra poco, ci sono diverse opzioni da valutare ed è importante scegliere quella con maggiori possibilità di risolvere il problema del debito, senza lasciare strascichi che potrebbero compromettere la tua futura situazione finanziaria.
Nel momento in cui ricevi un decreto ingiuntivo, la prima opzione a tua disposizione è quella di saldare il debito entro il termine di 40 giorni. Così facendo risolveresti il problema, ma è anche vero che se avessi la possibilità di pagare subito non saresti probabilmente arrivato al punto di ricevere un’ingiunzione.
La seconda cosa che potresti fare è opporti al decreto. Considera però che, affinché la tua opposizione si riveli efficace, dovrai essere in grado di provarne l’infondatezza e quindi l’inesistenza del debito.
La terza opzione è semplicemente quella di continuare a non pagare senza fare nulla. Vogliamo dirtelo nel modo più chiaro possibile: questa è una cosa che ti sconsigliamo vivamente di fare! Se deciderai di comportarti in questo modo, la procedura esecutiva continuerà a fare il suo corso. Trascorsi i 40 giorni riceverai un atto di precetto che ti intimerà a rimborsare il debito entro 10 giorni. In caso contrario, si procederà con il pignoramento dei tuoi beni, inclusa la tua casa di proprietà.
Dunque, che cosa puoi fare per evitare il pignoramento? Se non sei in grado di pagare e ignorare il decreto non è la soluzione, cos’altro ti resta da valutare?
A meno che tu non abbia subito un’ingiustizia e le pretese del creditore siano di fatto infondate – in questo caso il nostro consiglio è quello di opporti al decreto – in base alla nostra esperienza le reali alternative a tua disposizione sono queste:
Se hai ricevuto un decreto ingiuntivo che non sei in grado di onorare, la tua casa potrebbe presto essere pignorata e messa all’asta, soprattutto se la situazione attuale non ti permette di accordarti con i creditori per un pagamento rateale.
E purtroppo le cattive notizie non finiscono qui: molto spesso, gli immobili che finiscono all’asta vengono svenduti a una cifra ridicola e il ricavato non basta per saldare tutti i debiti accumulati dagli ex proprietari. Di conseguenza, questi si ritrovano ancora fortemente indebitati pur avendo perso la loro casa!
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi questa situazione si può evitare. Perché esiste un’alternativa che ti consente di evitare l’asta, dandoti contemporaneamente la certezza di riuscire ad azzerare tutti i tuoi debiti!
Ecco in breve come funziona: invece di rassegnarti alla svendita della tua casa all’asta, prendi contatto con i tuoi creditori e cerchi di raggiungere un accordo sulla cifra da saldare per estinguere il debito. Per permettere di azzerarlo, i creditori dovranno probabilmente accontentarsi di ottenere meno di quanto gli spetta. D’altra parte, avranno il grande vantaggio di ricevere subito la somma pattuita, cosa che le aste, caratterizzate da lunghe tempistiche e varie incertezze, in nessun caso sono in grado di garantirgli.
Una volta raggiunto l’accordo, tu dovrai comunque vendere la casa per saldare quanto pattuito, ma questa volta con la certezza di risolvere il problema del debito una volta per tutte! Dopo essere stati rimborsati, i creditori saranno infatti chiamati a firmare una rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura!
Da oltre tredici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti!
Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi! Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!
Se hai ricevuto un decreto ingiuntivo e temi che la tua casa verrà presto pignorata, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.
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