Direttiva NPL: svolta storica per il mercato dei crediti deteriorati

Direttiva NPL: svolta storica per il mercato dei crediti deteriorati

Crediti NPL: nuove opportunità per il mercato italiano con la Direttiva Europea

Direttiva NPL: svolta storica per il mercato dei crediti deteriorati

Il 10 giugno, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legislativo che recepisce la Direttiva UE sul mercato secondario dei crediti deteriorati (NPL Secondary Market Directive). Questo decreto rappresenta un passo cruciale verso la completa implementazione della normativa europea, la quale consente a qualsiasi soggetto di acquistare crediti deteriorati. Tale disposizione mira a promuovere la nascita di un vero e proprio mercato secondario per le esposizioni non performanti (NPE), contribuendo così a una gestione più efficiente dei crediti deteriorati nel sistema finanziario.

La creazione di un mercato secondario per gli NPE può offrire numerosi vantaggi. Innanzitutto, permette alle banche di liberarsi più rapidamente dei crediti deteriorati, migliorando la loro solidità patrimoniale e la capacità di erogare nuovi finanziamenti all'economia reale. Inoltre, apre nuove opportunità di investimento per operatori specializzati, che possono acquistare questi crediti a prezzi scontati e cercare di recuperarne il valore attraverso una gestione attiva.

L'approvazione di questo decreto non solo allinea l'Italia alle direttive europee, ma rappresenta anche una mossa strategica per rafforzare il settore finanziario e sostenere la ripresa economica, facilitando la gestione dei crediti deteriorati e promuovendo la trasparenza e l'efficienza nel mercato.

 

L’iter e l’entrata in vigore

 

L'approvazione del decreto legislativo di recepimento, avvenuta come abbiamo detto lunedì 10 giugno, rappresenta solo il primo passo dell'iter legislativo in Consiglio dei Ministri. Dopo questa approvazione iniziale, il testo deve essere esaminato dalle Commissioni competenti di Camera e Senato, le quali hanno a disposizione 40 giorni per esprimere il loro parere. Attualmente, il decreto è stato trasmesso alla 6° Commissione Finanze della Camera, che deve pronunciarsi entro il 20 luglio. Successivamente, il decreto tornerà al Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva.

L'entrata in vigore del decreto avverrà 15 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, per essere pienamente efficace, la normativa richiede l'adozione di disposizioni attuative da parte della Banca d'Italia. Pertanto, è improbabile che l'intero iter si concluda prima di settembre.

È importante sottolineare che il testo del decreto include una clausola accolta su richiesta di UNIREC, che prevede un termine di sei mesi dall'entrata in vigore delle disposizioni attuative. Quindi, in via transitoria, i soggetti che al 31 dicembre 2023 già svolgevano attività di gestione dei crediti deteriorati possano continuare a svolgere la propria attività fino all’ottenimento dell’autorizzazione e comunque fino al 29 giugno 2024. Questo periodo di transizione è stato concesso per permettere agli operatori del settore di adeguarsi alla nuova normativa. 

 

Quali obiettivi si prefigge?

 

La Direttiva (UE) 2021/2167 è stata introdotta con l'obiettivo di raggiungere due traguardi principali:

  1. Sviluppo dei Mercati Secondari: uno degli scopi principali della direttiva è promuovere la crescita dei mercati secondari per i crediti deteriorati. Questi mercati giocano un ruolo cruciale nella compravendita di crediti già esistenti, facilitando la gestione delle esposizioni non performanti. Un mercato secondario efficiente permette alle banche di ridurre il peso dei crediti deteriorati nei loro bilanci, migliorando così la stabilità finanziaria e la capacità di finanziare l'economia. Inoltre, offre agli investitori l'opportunità di acquistare crediti a prezzi scontati, con potenziali guadagni derivanti dal recupero di questi crediti.

  2. Rafforzamento delle Tutele per i Debitori: un altro obiettivo chiave della direttiva è garantire maggiori protezioni per i debitori ceduti. Durante il processo di cessione dei crediti, è essenziale che i diritti dei debitori siano pienamente salvaguardati. La direttiva mira a stabilire norme chiare e rigorose che assicurino una protezione adeguata per i debitori, impedendo abusi e pratiche scorrette. Questo rafforzamento delle tutele contribuisce a mantenere un equilibrio equo tra le esigenze degli istituti finanziari e i diritti dei singoli debitori, promuovendo così la fiducia nel sistema creditizio.

 

Cosa fa la Direttiva

 

La direttiva introduce diverse misure chiave che mirano a migliorare la gestione dei crediti deteriorati e a proteggere i diritti dei debitori. 

  1. Liberalizzazione della Cessione dei Crediti Deteriorati:

La direttiva consente agli enti creditizi di cedere liberamente i crediti deteriorati a "acquirenti di crediti". Questi acquirenti possono essere sia persone fisiche che giuridiche che operano a livello professionale. Questa liberalizzazione facilita una maggiore fluidità nel mercato dei crediti deteriorati, permettendo una più rapida riduzione dei crediti non performanti nei bilanci delle banche e migliorando la loro capacità di fornire nuovi finanziamenti.

  1. Aumento dei Presidi sul Mercato dei Crediti:

La direttiva introduce nuovi requisiti autorizzativi e di vigilanza per i "gestori di crediti". Questo include una disciplina dettagliata dei rapporti tra acquirenti, gestori e fornitori di servizi di gestione dei crediti. Tali misure sono volte a garantire che le attività di gestione e recupero dei crediti siano condotte in maniera trasparente e professionale, riducendo il rischio di comportamenti scorretti e migliorando l'efficienza del mercato.

  1. Tutela dei Debitori:

Per proteggere i debitori ceduti, la direttiva stabilisce specifici obblighi informativi e regole di condotta. Gli acquirenti e i gestori di crediti devono fornire ai debitori informazioni chiare e complete riguardo alla cessione del credito e alle condizioni di gestione del debito. Inoltre, viene istituito un nuovo albo di vigilanza e un sistema per la gestione dei reclami, garantendo che i debitori abbiano un canale di comunicazione efficace per segnalare eventuali problemi e ottenere assistenza.

Le misure introdotte dalla direttiva mirano a creare un mercato dei crediti deteriorati più dinamico e regolamentato, che possa contribuire alla stabilità del sistema finanziario e alla protezione dei diritti dei debitori. In conclusione, la Direttiva (UE) 2021/2167 rappresenta un importante passo avanti verso la creazione di un ambiente finanziario più stabile e trasparente, in cui la gestione dei crediti deteriorati e la protezione dei diritti dei debitori sono priorità fondamentali.

 

Saldo e stralcio con rinuncia agli atti:
una soluzione che azzera il debito

 

La Direttiva NPL e il conseguente sviluppo del mercato secondario dei crediti deteriorati aprono nuove opportunità anche per chi si trova in seria difficoltà con il pagamento del mutuo e rischia di perdere la propria casa all'asta.

Se rischi di perdere la tua casa, hai buone possibilità di evitare che venga messa all’asta perdendo gran parte del suo valore. La tua banca sarà probabilmente ben disposta ad aprire una trattativa con degli investitori interessati ad acquistare il tuo credito e a rivederne le condizioni, permettendo anche a te di risollevare la tua situazione economica. Una soluzione alternativa all’asta, che puoi mettere in pratica anche se la tua casa è già stata pignorata, si chiama saldo e stralcio con rinuncia agli atti, un sistema che ti permette di vendere la casa evitando la svendita all’asta e di azzerare al contempo tutti i debiti.

Ma vediamo meglio come funziona: invece di stare ad aspettare che la tua casa venga svenduta all’asta, prendi contatto con tutti i creditori coinvolti nella procedura. L’obiettivo? Trovare un accordo con ciascuno di loro che ti consenta di azzerare completamente i tuoi debiti.

Con questo sistema, i creditori dovranno accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta. Perché mai dovrebbero accettare? La buona notizia è che, con tutta probabilità, saranno propensi a scendere a patti. Le aste sono infatti molto rischiose anche per loro: gli esiti sono incerti, le tempistiche molto lunghe e, di conseguenza, nessuno è in grado di garantirgli se e quando riceveranno indietro i loro soldi.

Con la nostra soluzione avranno invece la certezza di ricevere subito la somma pattuita, senza dover fare i conti con tutte le incertezze della (s)vendita all’asta. Tu dovrai comunque vendere la casa in modo da poter pagare i creditori. In questo caso però, lo farai con la  garanzia di azzerare tutti i tuoi debiti, senza rischiare di trascinarti in una situazione economica complicata per il resto della tua vita.

Nel momento in cui avranno ricevuto i loro soldi, i creditori saranno infatti chiamati a firmare una rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Si tratta di un documento fondamentale, che segna di fatto la tua uscita definitiva dalla spirale del debito!

 

Case Italia compra la tua casa!

 

Noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.

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