Dei rischi di acquistare una casa all’asta abbiamo già avuto occasione di parlare in alcuni degli articoli pubblicati negli scorsi mesi. Ad esempio non vi sono garanzie riguardo agli eventuali difetti che l'immobile potrebbe presentare.
Tra i problemi che possono sorgere in seguito all’aggiudicazione di un immobile all’asta ce n’è però anche un altro a cui spesso stranamente non si pensa: stiamo parlando della rabbia delle persone che hanno perso la loro casa, che a volte si sfoga anche sui nuovi acquirenti.
Nel post di oggi vogliamo approfondire proprio questo argomento, per renderti consapevole di ciò a cui puoi andare incontro acquistando una casa all’asta e permetterti di fare le tue valutazioni tenendo conto anche di questi elementi.
E poi ovviamente ti presenteremo la nostra alternativa: si tratta di un modo per acquistare una casa a un prezzo comunque vantaggioso, ma è più etico rispetto alle aste e sostenibile per tutte le parti.
Sei curioso di sapere cosa stiamo per raccontarti? Bene, allora cominciamo!
Partiamo dal caso più estremo, ovvero dalla possibilità che tu possa ricevere delle minacce dal precedente proprietario. Fortunatamente, si tratta di un’eventualità piuttosto remota, ma resta il fatto che capita di leggere di vicende simili tra le pagine di cronaca.
Di uno di questi casi avevamo parlato anche noi in passato: era il 2018 e, dopo aver acquistato una casa all’asta nell’hinterland milanese, un imprenditore italiano era stato intimidito dall’ex proprietario, che lo aveva minacciato di morte e di far esplodere la casa con il gas se non avesse ricevuto una consistente somma di denaro.
Un’altra vicenda simile si è verificata proprio in questi giorni in provincia di Avellino: gli acquirenti di una casa aggiudicata all’asta hanno denunciato per minacce il precedente proprietario, con il conseguente intervento dei Carabinieri.
Quelli che ti abbiamo raccontato sopra sono sicuramente atti condannabili, ma d’altra parte devi capire che la situazione delle persone che stanno per perdere la casa all’asta può essere talmente disperata da spingerle a compiere azioni sconsiderate.
Oltre a questi casi limite, esistono però anche altri rischi legati alle reazioni dei precedenti proprietari che, nonostante sfocino in situazioni decisamente meno gravi, possono comunque causarti delle preoccupazioni e dei danni economici non da poco:
Se in precedenza l’esecutato doveva in linea di principio lasciare la casa prima che avessero inizio le aste, con la recente modifica dell’art. 560 del Codice di procedura civile può continuare ad abitare nella sua casa fino all’emissione del decreto del trasferimento, il documento che attesta il passaggio di proprietà. Se ci pensi, si tratta di una misura etica e giusta: ora le famiglie a cui è stata pignorata la casa hanno perlomeno a disposizione un periodo di tempo più lungo per lasciare la loro abitazione e riorganizzare le loro vite.
D’altra parte, la permanenza del debitore nell’immobile fino alla sua aggiudicazione può risultare svantaggioso per l’acquirente, che si trova confrontato con i rischi che abbiamo appena elencato.
Magari prima di cominciare a leggere questo articolo eri abbastanza convinto di voler acquistare una casa all’asta: in fondo si possono fare degli ottimi affari, inimmaginabili nelle normali operazioni di compravendita. Devi però considerare un aspetto importante: dall’altra parte c’è sempre una famiglia o una persona che soffre, che sta affrontando un grave periodo di difficoltà economica e sta perdendo la sua casa dopo aver fatto tanti sacrifici. Se poi ci aggiungiamo il fatto che gli immobili vengono spesso battuti all’asta per cifre ridicole, ben lontane dal loro valore di mercato, è facile comprendere la rabbia e la disperazione di chi sta perdendo tutto.
Pensa che in molti casi il ricavato dell’ asta casa non basta neppure per saldare i debiti. Le conseguenze non sono difficili da immaginare: oltre ad aver perso la loro casa per pochi spiccioli, queste persone si ritrovano ancora fortemente indebitate, con il rischio di trascinarsi in questa situazione per il resto delle loro vite.
Forse in questo momento ti starai chiedendo se non esista un’alternativa a tutto questo, un modo per evitare queste sofferenze ma che ti permetta comunque di acquistare una casa facendo un buon affare. Questa alternativa fortunatamente esiste e si chiama rinuncia agli atti!
La rinuncia agli atti è l’unica alternativa all’asta in grado di azzerare il debito delle persone che si trovano in difficoltà. Consiste nell’entrare in trattativa privata con i creditori per negoziare con loro un accordo. In questo modo, si riesce ad evitare che la casa finisca all’asta con il rischio che l’immobile si svaluti eccessivamente, ma soprattutto diventa possibile azzerare i debiti dell’esecutato una volta per tutte tramite la vendita della sua casa.
La rinuncia agli atti vera e propria è il documento che i creditori sono chiamati a firmare una volta pattuita la somma di denaro che riceveranno e con il quale rinunciano ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa, presente e futura, nei confronti del debitore.
Diciamo la verità: negoziare una rinuncia agli atti non è la cosa più semplice di questo mondo. Si tratta di una procedura che può rivelarsi più o meno complessa e per trattare con i creditori in modo efficace serve molta esperienza: devi capire bene qual è la posta in gioco e fino a che punto sono disposti a scendere a patti.
Se questa esperienza ti manca ma vorresti comunque finanziare delle operazioni immobiliari in modo etico, ecco che abbiamo una buona notizia per te: con la nostra piattaforma di crowdfunding immobiliare puoi fare tutto questo, affidandoti a dei professionisti seri e scegliendo le opportunità in cui vuoi investire comodamente dal tuo smartphone o dal computer di casa!
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Credito Italia nella persona del suo amministratore, in
vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate
dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di
cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività
di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit
Investment NPL srl) e sulla sua mission focalizzata esclusivamente al mondo
immobiliare residenziale e agli NPL.
Quindi da oggi il nostro nome sarà
Case Italia srl e abbiamo cambiato nome anche alla nostra
controllata CI NPL srl mentre resta confermato il nome della nostra
piattaforma Rendimento Etico srl.
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