Lo avevamo anticipato in questo articolo: i bonus casa cambiano volto nel 2025. La Legge di Bilancio, approvata definitivamente il 28 dicembre 2024 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024 (n. 305), ha introdotto modifiche significative al sistema delle agevolazioni fiscali per il nuovo anno. Il risultato? Le opportunità di ristrutturare casa sfruttando i bonus si riducono, rendendo necessario un attento esame delle novità.
Per quanto riguarda i bonus edilizi del 2025, viene confermata la proroga di alcuni incentivi, come il bonus ristrutturazione, il bonus mobili e l'ecobonus. Restano in vigore anche le agevolazioni sui mutui destinate ai giovani under 36. Tuttavia, le novità favoriscono in particolare gli interventi sulla prima casa, mentre le seconde abitazioni godranno di agevolazioni più limitate.
Vediamo ora nel dettaglio cosa cambia per le detrazioni legate alla casa nel 2025.
La Legge di Bilancio 2025 conferma la proroga del bonus ristrutturazione, ma introduce importanti modifiche che riguardano aliquote, tetti di spesa e differenze tra prima e seconda casa. Un quadro aggiornato che richiede attenzione per pianificare al meglio gli interventi edilizi.
Nel 2025, chi esegue interventi di ristrutturazione sulla prima casa potrà beneficiare di un’aliquota al 50%, con un tetto di spesa massimo di 96.000 euro. Tuttavia, le cose cambieranno già dal 2026, quando l’aliquota scenderà al 36%.
Per le seconde abitazioni, l’aliquota è ridotta al 36% già nel 2025, con una successiva riduzione al 30% nel 2026 e nel 2027. Anche per questi immobili, il tetto di spesa rimane fissato a 96.000 euro fino al 2027.
A partire dal 2028, per interventi su prima e seconda casa, l’aliquota unica sarà del 30%, ma con un tetto di spesa dimezzato a 48.000 euro.
Il bonus ristrutturazione 2025 si applica agli interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari. Per le parti comuni degli edifici residenziali, è inclusa anche la manutenzione ordinaria.
La Legge di Bilancio 2025 ha confermato la proroga dell’ecobonus, mantenendo però alcune differenze significative tra interventi su prima e seconda casa. Inoltre, introduce cambiamenti radicali in linea con la normativa europea, segnando lo stop al bonus caldaia per gli impianti a gas (di cui parleremo nel prossimo articolo).
Per le abitazioni principali, l’ecobonus consente una detrazione del 50% per il 2025. Tuttavia, questa aliquota subirà un calo progressivo, scendendo al 36% nel 2026 e 2027.
Gli immobili diversi dalla prima casa, inclusi quelli non residenziali, avranno un’aliquota ridotta fin dall’inizio: 36% nel 2025, che si abbasserà ulteriormente al 30% nei due anni successivi.
Il sismabonus è stato prorogato fino al 2027, con modifiche significative nelle aliquote. Per il triennio 2025-2027, gli interventi su prime case beneficeranno di una detrazione del 50%, mentre per le altre abitazioni si scende al 36%. Dal 2026 al 2027, invece, l’aliquota sarà al 36% per le prime case e al 30% negli altri casi. Rimane invariato il tetto massimo di spesa, fissato a 96.000 euro per unità abitativa, garantendo così un importante supporto per chi vuole migliorare la sicurezza antisismica del proprio immobile.
Il superbonus volge ormai al termine. Nel 2025 l’incentivo sarà ridotto al 65%, ma sarà applicabile esclusivamente ai cantieri avviati prima del 15 ottobre 2024. Non ci saranno nuovi interventi agevolati, segnando così la fine di uno dei bonus più popolari degli ultimi anni.
Anche per il 2025 viene confermata la proroga del bonus mobili ed elettrodomestici, un’agevolazione fiscale pensata per chi ristruttura casa e desidera arredare l’immobile con soluzioni moderne ed efficienti. Il bonus mobili ed elettrodomestici consente una detrazione del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici destinati a immobili oggetto di interventi di ristrutturazione. L’agevolazione si applica sia alla prima casa che alla seconda casa, con un tetto di spesa fissato a 5.000 euro per l’anno in corso. Per beneficiare del bonus, gli elettrodomestici acquistati devono rispettare determinati standard di efficienza energetica. Ecco i requisiti richiesti:
Questi standard si applicano alle apparecchiature per le quali è prevista l’etichetta energetica, garantendo non solo il rispetto delle normative, ma anche un impatto positivo in termini di sostenibilità e risparmio energetico.
È importante ricordare che il bonus è strettamente connesso a interventi di ristrutturazione sull’immobile. Pertanto, per accedere alla detrazione, gli acquisti di mobili ed elettrodomestici devono essere destinati all’arredo di abitazioni oggetto di lavori edilizi. Con queste agevolazioni, il 2025 si conferma un anno favorevole per chi desidera rinnovare casa, unendo efficienza, design e risparmio fiscale.
La Legge di Bilancio 2025 introduce una novità assoluta per i consumatori: un contributo dedicato all’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Questo incentivo punta non solo a ridurre i consumi domestici, ma anche a sostenere l’industria del settore e favorire l’occupazione, promuovendo al contempo scelte più sostenibili. Il bonus garantisce un contributo pari al 30% del costo di acquisto, con un limite massimo di:
L’efficienza energetica non è solo una scelta ecologica, ma rappresenta anche un’opportunità per ridurre i costi in bolletta. Grazie a questo incentivo, i consumatori possono investire in elettrodomestici di qualità superiore, migliorando la sostenibilità delle proprie abitazioni senza pesare eccessivamente sul budget familiare. Questo nuovo bonus rappresenta un passo avanti verso abitazioni più moderne, efficienti e rispettose dell’ambiente, offrendo un sostegno concreto a chi desidera fare scelte responsabili per il proprio futuro.
La Legge di Bilancio 2025 conferma la detrazione fiscale per gli interventi mirati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche, sottolineando l’importanza dell’accessibilità negli edifici sia privati che pubblici. Questa agevolazione non è solo uno strumento fiscale, ma anche una spinta verso una società più inclusiva e rispettosa delle esigenze di tutti.
Il bonus barriere architettoniche 2025 prevede una detrazione del 75% sulle spese sostenute per interventi che migliorano l’accessibilità degli immobili, con le seguenti caratteristiche:
Come anticipato nel precedente articolo, il Bonus verde non è stato rinnovato. Dal 1° gennaio 2025, chi desidera realizzare opere di sistemazione a verde dovrà sostenere i costi integralmente, poiché non sarà più possibile usufruire di agevolazioni specifiche.
Buone notizie per le giovani coppie, famiglie numerose e under 36: la misura che agevola l’accesso al mutuo per l’acquisto della prima casa è stata prorogata fino al 2027.In particolare, i giovani sotto i 36 anni potranno accedere a mutui che coprono fino al 100% del prezzo dell’immobile, grazie alla garanzia dello Stato. La Consap, infatti, si impegna a garantire l’80% del debito residuo in caso di insolvenza, ma solo a determinate condizioni:
Questa misura rappresenta un concreto aiuto per chi vuole fare il grande passo verso l’acquisto di un’abitazione, rendendo il sogno della casa propria più accessibile per i giovani.
Una delle principali novità del 2025 è l’introduzione di cambiamenti significativi nella gestione delle detrazioni fiscali per le spese legate alle ristrutturazioni edilizie e altre agevolazioni. Tra i principali, spicca l'introduzione di un plafond familiare che limita le spese detraibili per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro.
L’articolo 16-ter del TUIR stabilisce che, a partire dal 2025, le spese detraibili saranno soggette a un tetto massimo calcolato in base a due variabili principali:
Come prima cosa, si provvederà all'individuazione del valore massimo detraibile in base al reddito:
Poi, si passa all'applicazione di un coefficiente familiare:
Alcune categorie di spesa non saranno incluse nel nuovo plafond, garantendo la possibilità di portarle interamente in detrazione. Tra queste:
I nuovi limiti non intervengono direttamente sulle detrazioni, ma sull’ammontare massimo delle spese detraibili. Questo significa che, per i contribuenti con redditi elevati, sarà necessario pianificare attentamente quali spese portare in detrazione per ottimizzare i benefici fiscali. In particolare:
È importante sottolineare che i nuovi limiti si applicano esclusivamente alle spese effettuate dal 1° gennaio 2025 in poi, senza impattare retroattivamente sulle spese sostenute negli anni precedenti.
Incentivo |
Aliquota 2024 |
Aliquota 2025 | Aliquota 2026-2027 | Spesa Massima |
Bonus ristrutturazioni prima casa | 50% | 50% | 36% | 96.000 € |
Bonus ristrutturazioni seconda casa | 50% | 36% | 30% | 96.000 € |
Ecobonus prima casa | 50% e 65% | 50% | 36% | varia in base al tipo di intervento |
Ecobonus seconda casa | 50% e 65% | 36% | 30% | varia in base al tipo di intervento |
Sismabonus prima casa | dal 70% all’ 85% | 50% | 36% | 96.000 € |
Sismabonus seconda casa | dal 70% all’ 85% | 36% | 30% | 96.000 € |
Superbonus | 70% | 65% (solo per cantieri avviati prima del 15 ottobre 2024) | Non previsto | varia in base al tipo di intervento |
Bonus Mobili ed Elettrodomestici | 50% | 50% | Non previsto | 5.000 € |
Nuovo Bonus Elettrodomestici | / | 30% | Non previsto |
100€ per ogni elettrodomestico |
Bonus barriere architettoniche | 75% | 75% | Non previsto | dipende dalla tipologia dell’edificio |
Bonus verde | 50% | Non previsto | Non previsto | 5.000 € |
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