Il ministro Luigi Di Maio lo aveva annunciato che il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che, come primo articolo, ha la cosiddetta legge Bramini, che prevede che gli imprenditori creditori dello Stato e lo Stato non li paga avranno delle agevolazioni.
Di Maio aveva ribadito che …"Prima di tutto se sono in ritardo con i pagamenti il fondo di garanzia dello Stato gli garantirà i pagamenti in modo tale da non fargli saltare i conti dell’azienda, poi non gli potranno pignorare la casa con le procedure che stanno utilizzando", ha aggiunto. "Finalmente aiutiamo imprenditori che devono avere soldi dallo Stato a non perdere la casa", ha concluso.
Sergio Bramini era diventato noto suo malgrado dopo la pesante situazione giudiziaria che lo aveva visto fallire nel 2011 nonostante avesse un credito di oltre 4 milioni dallo Stato. La società Icom di Bramini, specializzata nel trattamento rifiuti, si era trovata infatti a lavorare per conto di alcune Ato in Sicilia e in Campania che non lo avevano mai pagato. Bramini aveva pignorato la sua villa a Monza nell’attesa che i debiti venissero saldati ma alla fine era stato costretto a capitolare. E la sua villa era stata messa all’asta e assegnata proprio pochi giorni fa a un imprenditore cinese.
Nominato lo scorso giugno consulente del nuovo Governo per mettere mano a una riforma della legge sui fallimenti, Bramini vede ora coronati almeno parzialmente i suoi sforzi.
Bramini precisa: "Questo fondo dovrebbe essere allargato, non ci sono soltanto le imprese che avanzano crediti dallo Stato, ma ci sono anche artigiani, commercianti, professionisti che si trovano in queste condizioni e devono essere aiutati. Le case non devono essere più svendute a “fondi avvoltoio” e a chi ci specula, chi la perde deve essere messo nelle condizioni di potersela riprendere pagando il suo debito.
Credito Italia nella persona del suo amministratore, in
vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate
dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di
cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività
di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit
Investment NPL srl) e sulla sua mission focalizzata esclusivamente al mondo
immobiliare residenziale e agli NPL.
Quindi da oggi il nostro nome sarà
Case Italia srl e abbiamo cambiato nome anche alla nostra
controllata CI NPL srl mentre resta confermato il nome della nostra
piattaforma Rendimento Etico srl.
Siamo pronti anche per domani vista la
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