Nel post di oggi vogliamo trattare un tema che è sempre di attualità: quello del pignoramento della casa da parte dell’Agenzia delle Entrate. È risaputo che il fisco non possa pignorare la prima casa, tuttavia restano diverse questioni aperte che meritano un approfondimento.
Cosa si intende davvero per prima casa? Quando può essere effettivamente pignorata? Che cosa puoi fare per evitare l’asta e la conseguente svalutazione del tuo immobile?
Se hai dei debiti con l’Agenzia delle Entrate che non riesci a pagare e temi che possano portarti via la casa, leggi attentamente questo post, perché ti daremo tutte le risposte di cui hai bisogno.
Arriviamo subito al dunque: la risposta è no, il fisco non può pignorare la prima casa. Prima di metterti il cuore in pace però, ci sono alcune domande che dovresti porti. Prima di tutto, devi chiederti che cosa si intende per “prima casa”.
In effetti, non sono in tanti a porsi questa domanda e ad approfondire la questione in modo adeguato. In molti pensano che la prima casa corrisponda semplicemente alla loro abitazione principale, quella in cui vivono abitualmente e in cui hanno fissato la residenza. Ma in realtà le cose stanno diversamente.
La prima casa si può definire tale se e solo se è quello l’unico immobile che possiedi. Questo significa che, se ad esempio qualche anno fa hai acquistato un appartamento di vacanza, o se sei comproprietario di un’altra casa in comunione ereditaria, anche la tua abitazione principale può essere pignorata. In una situazione del genere, il fisco cercherà di recuperare la somma dovuta attaccandosi prima di tutto alla tua seconda casa. Se però questo non dovesse bastare, a quel punto anche la tua abitazione principale sarebbe a rischio.
Abbiamo appena visto che, se sei proprietario di un’unica casa e questa corrisponde alla tua abitazione principale, l’Agenzia delle Entrate non può procedere con il pignoramento. Cosa succede invece se possiedi più di un immobile? Come probabilmente avrai già intuito, in quel caso il fisco può chiedere l’esecuzione immobiliare.
A questo punto, con tutta probabilità la tua casa finirebbe all’asta. Nel nostro blog, abbiamo già parlato moltissimo dei problemi legati alle aste, che si possono riassumere in una svalutazione importante del tuo immobile e un rischio concreto di restare ancora fortemente indebitato pur avendo perso la casa.
È però fondamentale che tu sappia che, a differenza dei creditori privati, il fisco non può sempre procedere al pignoramento dei tuoi immobili. È infatti necessario che vengano soddisfatte determinate condizioni:
D’altra parte, la casa non ti verrà portata via dall’oggi al domani. L’Agenzia delle Entrate dovrà infatti procedere prima di tutto all’iscrizione di un’ipoteca.
Se, trascorsi sessanta giorni dalla notifica delle cartelle, non hai effettuato il pagamento o non hai presentato opposizione, l’Agenzia delle Entrate può innanzitutto far iscrivere un’ipoteca sulla tua casa. Per poterlo farlo, il tuo debito dovrà ammontare almeno a 20.000 euro. Trascorsi sei mesi dall’iscrizione dell’ipoteca, in caso di mancato pagamento da parte tua, il fisco potrà procedere con il pignoramento.
Attenzione: anche se non può essere pignorata, la possibilità di iscrivere un’ipoteca vale anche per la prima casa!
Anche se l’Agenzia delle Entrate non può pignorare la prima casa, devi tenere ben presente che lo stesso non vale per i creditori privati. Perciò, se non sei indebitato soltanto nei confronti del fisco, ma anche della banca o di altre persone e società, la tua casa rischia seriamente di finire all’asta.
Detto in altre parole, se da un po’ di tempo la tua situazione economica si è fatta difficile e non riesci più a pagare le rate del mutuo, non devi pensare che la prima casa non si possa toccare. La banca potrà avviare la procedura di pignoramento e svendere la tua casa all’asta, magari per una cifra ridicola.
In questa situazione il tuo immobile non è al sicuro, nemmeno se è l’unico che possiedi e se ci vivi personalmente insieme alla tua famiglia. Ma per fortuna c’è un’altra soluzione, di cui forse nessuno ti ha mai parlato.
Se recentemente hai perso il lavoro o la tua situazione economica è cambiata in peggio, è normale che tu abbia dei problemi nel fare fronte a tutti i tuoi debiti: mutuo, tasse e spese correnti possono arrivare a pesare come un macigno. Se non riesci più a pagare i tuoi creditori, probabilmente questi finiranno per attaccarsi alla tua casa, anche se è l’unico immobile che possiedi.
Per fortuna, esiste un modo per evitare le svalutazioni delle aste: è lo stralcio immobiliare o, più semplicemente, saldo e stralcio. In che cosa consiste? Proveremo a spiegartelo con parole semplici. Si tratta di una procedura che prevede di entrare in trattativa privata con i tuoi creditori, per negoziare un accordo con loro senza dover passare dalla trafila delle aste. L’obiettivo finale è quello di azzerare tutti i tuoi debiti tramite la vendita della casa. Ecco come funziona:
Case Italia è la società che da più di dieci anni si occupa di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Non solo ci occupiamo di gestire le trattative con i tuoi creditori: acquistiamo anche la tua casa, così non dovrai preoccuparti di trovare tu un acquirente. E a te non costa nulla perché, a differenza di altri operatori, la nostra consulenza è completamente gratuita.
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Credito Italia nella persona del suo amministratore, in
vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate
dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di
cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività
di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit
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