Nel post pubblicato la scorsa settimana sul blog di Case Italia, abbiamo spiegato cosa succede se una casa gravata da un diritto di abitazione va all’asta. Abbiamo approfondito diversi aspetti importanti, chiarendo in quali casi questo diritto è opponibile e in quali invece non lo è.
Oggi vogliamo restare in tema, affrontando però un caso particolare: quello dell’assegnazione della casa coniugale in caso di separazione. La casa assegnata a uno dei coniugi separati può andare all’asta? In quali casi e a quali condizioni? In questo post ti daremo tutte le risposte di cui hai bisogno.
In caso di separazione o divorzio, il giudice può disporre l’assegnazione della casa coniugale a uno dei due coniugi. Si tratta sostanzialmente di un diritto di abitazione: il coniuge a cui vengono affidati i figli può rimanere ad abitare nella casa familiare anche senza esserne il proprietario.
Lo scopo principale di questo provvedimento è quello di tutelare i figli della coppia, che potranno così continuare a vivere nella casa e nell’ambiente in cui sono cresciuti fino a quel momento.
Se stai leggendo questo articolo, probabilmente ti starai domandando se una casa oggetto di assegnazione coniugale può essere comunque pignorata e messa all’asta. La risposta è sì: l’assegnazione coniugale non ha l’effetto di sospendere o bloccare il pignoramento.
Ciò non toglie che vi siano dei fattori importanti da considerare: il diritto di assegnazione della casa coniugale non si estingue automaticamente con la vendita all’asta dell’immobile. Come per il diritto di abitazione, vi sono dei casi in cui l’assegnazione è opponibile, ovvero continua a sussistere.
Ma questa non è l’unica cosa di cui devi tenere conto, perché l’assegnazione della casa coniugale è un provvedimento che ha lo scopo preciso di tutelare la famiglia, in particolare i figli. Di conseguenza, la casa potrà essere venduta all’asta libera da vincoli solo in pochi casi particolari. Questo significa che puoi smettere di preoccuparti e dormire sonni tranquilli? Non esattamente. Nei prossimi paragrafi vedremo quando il diritto di assegnazione della casa coniugale è opponibile in caso di pignoramento, cioè quando continua a esistere anche dopo la vendita all’asta.
Abbiamo visto che il diritto di assegnazione della casa coniugale è per certi versi molto simile al più generale diritto di abitazione: in entrambi i casi l’immobile che ne è gravato può essere venduto all’asta, ma il diritto non si estingue automaticamente con la vendita. D’altra parte, quando sulla casa grava un diritto di abitazione, questa può essere venduta libera da vincoli a determinate condizioni. Ciò vale anche per l’assegnazione coniugale ma, proprio perché si tratta di un provvedimento a tutela della famiglia, le condizioni sono più restrittive.
Tra poco vedremo cosa può succedere in caso di vendita all’asta di una casa che è stata assegnata a uno dei due coniugi in caso di separazione. Prima però dobbiamo fare una premessa importante: affinché il diritto di assegnazione della casa coniugale sia opponibile, ovvero possa essere fatto valere nei confronti di terze persone in caso di pignoramento della casa, questo deve essere trascritto nei registri immobiliari e reso pubblico.
Nel momento in cui una casa con diritto di assegnazione coniugale viene venduta all’asta, sarà proprio la data della trascrizione a determinare cosa potrà accadere. Vediamo i possibili scenari:
Come avrai capito leggendo il paragrafo precedente, il diritto di assegnazione della casa coniugale è tutelato in modo particolare. Anche nell’eventualità che non sia stato trascritto, resta comunque in vigore per un periodo di nove anni, cosa che ha il potere di scoraggiare qualsiasi potenziale acquirente. L’unico caso in cui l’immobile può essere acquistato all’asta libero da vincoli è quello in cui il provvedimento di assegnazione risale a una data posteriore al pignoramento. Detto questo, l’assegnazione della casa coniugale non protegge di per sé dall’esecuzione forzata. I creditori hanno comunque la facoltà di avviare il procedimento esecutivo.
Se stai rischiando di perdere la casa perché non riesci più a pagare i debiti, ci sono però degli altri elementi che devi considerare. Anche se riuscissi a salvare temporaneamente la tua casa e ad evitare che venga venduta all’asta, questo non significa che i debiti spariranno come per magia. I creditori potrebbero sempre chiedere il pignoramento di altri beni che possiedi o addirittura di una parte del tuo stipendio. Senza contare che verresti considerato un cattivo pagatore e ti verrebbe negato l’accesso al credito, mentre con tutta probabilità i tuoi debiti non farebbero che aumentare per via degli interessi che si accumulano mese dopo mese.
C’è una via d’uscita a tutto questo? Fortunatamente sì. E te ne vogliamo parlare adesso. Se sei separato o divorziato, puoi parlarne anche con il tuo coniuge per cercare di trovare un punto d’incontro.
Se la crisi ha colpito anche te e tuo malgrado sei finito nella spirale dell’indebitamento, noi di Case Italia forse possiamo darti una mano. Siamo la società italiana che si occupa di risolvere il problema del debito nel nostro paese e in più di dieci di attività abbiamo già aiutato tante persone che rischiavano di perdere la loro casa all’asta e di restare ancora fortemente indebitate.
L’alternativa che proponiamo è semplice ed è l’unica che ti consente di dire addio al problema del debito una volta per tutte: si chiama saldo e stralcio e consiste nel negoziare un accordo con i tuoi creditori per permetterti di vendere la casa, azzerare tutti i tuoi debiti e ricominciare.
Scopri di più sulla soluzione di Case Italia e contattaci per sapere se la tua situazione può essere risolta con un saldo e stralcio. Per te è gratis, perché Case Italia valuta se può acquistare la tua casa e azzerarti il debito senza chiederti alcuna commissione.
Credito Italia nella persona del suo amministratore, in
vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate
dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di
cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività
di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit
Investment NPL srl) e sulla sua mission focalizzata esclusivamente al mondo
immobiliare residenziale e agli NPL.
Quindi da oggi il nostro nome sarà
Case Italia srl e abbiamo cambiato nome anche alla nostra
controllata CI NPL srl mentre resta confermato il nome della nostra
piattaforma Rendimento Etico srl.
Siamo pronti anche per domani vista la
velocità dell'oggi !