Se stai attraversando un periodo di difficoltà e temi che presto la tua casa possa finire all’asta, forse sai già che esistono dei modi per bloccare il pignoramento.
Se guardiamo all’Italia, il numero di immobili che ogni anno finiscono all’asta è molto elevato, e questo fenomeno ha spinto il nostro Governo a prendere dei provvedimenti per aiutare le famiglie che rischiano di perdere la loro casa. Si tratta sostanzialmente dell’introduzione di alcune misure che permettono di rinegoziare e/o di ottenere più tempo per rimborsare i debiti.
In questo post passeremo in rassegna queste possibilità e poi vedremo insieme quando conviene effettivamente approfittarne e quando invece è meglio optare per un’alternativa diversa, che consenta di azzerare il debito tramite la vendita della casa e di uscire dal sovraindebitamento una volta per tutte!
Se segui il nostro blog regolarmente, sai che alle diverse possibilità di salvare una casa pignorata abbiamo già dedicato una serie di post approfonditi. Lo scopo dell’articolo di oggi è più che altro quello di aiutarti a capire se una di queste può effettivamente rivelarsi il modo migliore per risolvere la tua situazione. In ogni caso, vogliamo comunque riproporti una sintesi di queste misure “salva-casa”.
Il piano del consumatore è una possibilità prevista dalla legge 3/2012 sul sovraindebitamento. Si tratta di una misura che consente di stabilire un rimborso rateale dei debiti che tenga conto delle effettive possibilità economiche del debitore e, in alcuni casi, anche di rinegoziare l’importo del debito complessivo.
Per poterne approfittare, occorre dapprima preparare un piano di rimborso da sottoporre al Giudice competente. Sarà poi quest’ultimo a decidere sulla sua sostenibilità.
Il piano del consumatore è uno dei modi che consentono, tra l’altro, di bloccare il pignoramento della casa. Tieni però presente che, nel caso in cui il debitore non riuscisse a rispettare il piano di rimborso, i creditori potrebbero chiederne la revoca, il che vuol dire che ci si ritroverebbe al punto di partenza.
Per saperne di più, leggi anche il nostro post dedicato al piano del consumatore.
Il fondo salva-casa è una novità introdotta dalla legge di bilancio 2020. Funziona sostanzialmente come un classico fondo immobiliare, però si pone anche una finalità sociale. Il suo scopo è infatti quello di acquistare immobili pignorati, dando la possibilità agli ex proprietari di continuare ad abitarci pagando un affitto che sia proporzionato alle loro disponibilità. Permetterà inoltre agli ex proprietari di riacquistare la loro casa a un prezzo particolarmente favorevole nel momento in cui dovessero averne la possibilità.
Il fondo salva-casa si presenta come un provvedimento sicuramente degno di nota. D’altra parte, come detto, si tratta di una novità e per ora vi sono ancora diversi punti interrogativi. La prima preoccupazione è che il fondo possa esaurirsi velocemente, aiutando di fatto solo un numero molto limitato di famiglie italiane. Un’altra questione che al momento resta aperta è la seguente: cosa accadrebbe se il debitore non dovesse riuscire a pagare l’affitto regolarmente? A quel punto la casa finirebbe all’asta oppure no?
L’ultimo provvedimento a favore di chi rischia di perdere la casa all’asta è contenuto nel decreto fiscale 2020. Con questa nuova misura, il debitore avrà di fatto la possibilità di sospendere il pignoramento della “prima casa” quando il creditore è la banca che gli ha concesso il mutuo. Per approfittarne, dovrà presentare al Tribunale competente un’istanza per la rinegoziazione del mutuo.
Come per il piano del consumatore, anche questa opzione è riservata ai privati che si sono indebitati per fare fronte alle loro esigenze personali, escludendo quindi coloro che invece hanno accumulato debiti svolgendo un’attività imprenditoriale.
Al momento della richiesta, il debitore dovrà inoltre aver già rimborsato almeno il 10% del prestito e il debito complessivo non dovrà superare i 250.000 euro. Ma queste non sono le uniche condizioni da rispettare: il debitore dovrà essere disposto a rimborsare un importo pari almeno al 75% dell’ultimo prezzo base d’asta e il rimborso del debito dovrà avvenire entro 30 anni o, al più tardi, entro il raggiungimento degli 80 anni di età da parte del debitore.
Se vuoi saperne di più, leggi anche il nostro post sulla possibilità di rinegoziare il mutuo con la banca.
Tutte queste soluzioni di cui ti abbiamo appena parlato sono state implementate dal nostro Governo con due scopi ben precisi: quello di aiutare le famiglie che stanno per perdere la loro casa e quello di ridurre il numero di pignoramenti nel nostro paese.
Tuttavia, se la tua casa rischia di finire all’asta e stai pensando di avvalerti di una di queste possibilità, c’è un aspetto molto importante di cui devi tenere conto: il debito continuerà a pesare sulle tue spalle. Il pignoramento verrà bloccato, ma tu dovrai essere in grado di tenere fede agli impegni presi. In caso contrario, ti ritroveresti punto a capo, e la tua casa probabilmente finirebbe comunque all’asta.
Il motivo per cui ti stiamo dicendo questo è che vogliamo aiutarti a capire quale sia la soluzione migliore al problema che stai vivendo. Se nel tuo caso il sovraindebitamento è dovuto a dei problemi economici che hai avuto in passato, mentre in questo momento la tua situazione è stabilmente migliorata, allora quella di rinegoziare le condizioni di rimborso del debito potrebbe essere una buona alternativa, che ti permetterebbe tra l’altro di continuare a vivere nella tua casa.
Se però non sei ancora riuscito a ritrovare la stabilità necessaria per fare fronte a dei nuovi impegni finanziari, allora forse dovresti valutare di prendere una strada diversa, perché altrimenti il rischio sarebbe quello di continuare a indebitarsi, aggravando ulteriormente la situazione.
Quale sarebbe la strada diversa di cui stiamo parlando? È semplice: si tratta della possibilità di raggiungere un accordo con i creditori che ti permetta di saldare tutti i tuoi debiti subito, vendendo la tua casa ma senza passare dalle aste.
Sì, perché il problema delle aste sai qual è? Che spesso e volentieri gli immobili vengono svenduti a un prezzo che è molto al di sotto del loro reale valore e non permette neanche lontanamente di saldare tutti i debiti degli ex proprietari. Di conseguenza, queste persone restano ancora fortemente indebitate, pur avendo perso la loro casa!
Nella maggior parte dei casi, trovando un accordo con i creditori si può evitare tutto questo. In fondo, le aste sono una grande incognita anche per loro, perché rischiano di dover attendere molto tempo per poi vedersi rimborsata solo una minima parte di quanto effettivamente gli è dovuto. Con la soluzione che proponiamo noi, dovranno comunque accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta, ma almeno avranno la certezza di ricevere la somma pattuita e di riceverla subito! In cambio, i creditori si impegnano a firmare la rinuncia agli atti, un documento con cui rinunciano di fatto ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Così tu sarai libero dal debito, una volta per tutte!
Noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese da più di dieci anni. Nel corso del tempo, abbiamo già aiutato tante famiglie a ottenere la rinuncia agli atti e ad azzerare tutti i loro debiti.
Da un po’ di tempo non riesci più a pagare le rate del mutuo, oppure la tua casa è già stata messa all’asta? Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo la tua situazione per capire se possiamo azzerarti il debito acquistando direttamente la tua casa.
Credito Italia nella persona del suo amministratore, in
vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate
dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di
cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività
di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit
Investment NPL srl) e sulla sua mission focalizzata esclusivamente al mondo
immobiliare residenziale e agli NPL.
Quindi da oggi il nostro nome sarà
Case Italia srl e abbiamo cambiato nome anche alla nostra
controllata CI NPL srl mentre resta confermato il nome della nostra
piattaforma Rendimento Etico srl.
Siamo pronti anche per domani vista la
velocità dell'oggi !