Cosa succede nel momento in cui una casa affittata a terzi viene pignorata? Nello specifico, a chi spetterà l’incasso dei canoni di locazione e il pagamento delle imposte?
Se sei proprietario di un immobile che hai affittato ad altri e temi che presto questo potrebbe essere pignorato, siamo certi che nel nostro articolo di oggi troverai risposta a molte delle tue domande: vedremo innanzitutto come funziona il pignoramento di una casa in affitto, dopodiché chiariremo a chi spetta incassare i canoni e pagare le imposte.
Infine, vedremo che anche in questo caso esiste un’alternativa alla (s)vendita all’asta, che permette di azzerare tutti i debiti senza strascichi, subito e una volta per tutte!
Potrebbe sembrare strano, ma molti sono convinti che un immobile affittato a terzi non possa essere pignorato. La realtà è però ben diversa: il fatto che la casa sia affittata a una terza persona non mette l’immobile in questione al riparo dal pignoramento.
Dal punto di vista dell’inquilino, il contratto di locazione rimane in essere durante il pignoramento e anche dopo la vendita all’asta, ma solo se è stato stipulato prima dell’avvio della procedura e se detto contratto è stato regolarmente registrato e trascritto nei registri immobiliari.
Se invece il contratto è stato stipulato a pignoramento avvenuto (oppure non è stato registrato e trascritto) allora chi si aggiudicherà l’immobile all’asta non sarà tenuto a rispettarlo e potrà inoltrare disdetta all’inquilino nel momento in cui ne sarà diventato il proprietario.
In ogni caso, il punto è che tu, in qualità di proprietario e debitore, in nessun caso sarai al riparo dal pignoramento.
Nel momento in cui una casa in affitto viene sottoposta a pignoramento, l’inquilino continua a pagare regolarmente il canone di locazione. Con una differenza però: a incassare l’affitto non sarà più il proprietario ma il custode giudiziario.
Il debitore resta comunque il proprietario dell’immobile fino al momento dell’aggiudicazione all’asta. Ne consegue che i canoni incassati dal custode si aggiungeranno al ricavato della vendita al fine di rimborsare i creditori coinvolti nella procedura e saldare le spese procedurali.
Tenuto conto che, una volta scattato il pignoramento, il debitore smette di incassare personalmente i canoni di locazione, la logica potrebbe portarti a pensare che sia esente dal pagamento delle imposte che ne derivano.
Su questo tema si è però pronunciata la Corte di Cassazione, che è giunta a una conclusione diversa da quella che forse immagini: restando il debitore proprietario dell’immobile fino al momento dell’aggiudicazione all’asta, si considera che resti il proprietario anche dei frutti che questo genera (come appunto gli affitti derivanti da una locazione). Di conseguenza, su tali redditi quest’ultimo sarà tenuto a pagare le imposte, anche considerato il fatto che, come abbiamo visto, gli affitti incassati dal custode saranno poi destinati a ripagare i debiti dell’ex proprietario insieme al ricavato della vendita.
Se è da un po’ che stai cercando informazioni sul pignoramento immobiliare, è possibile che tu ne sia almeno in parte già consapevole: durante le aste possono entrare in gioco dei particolari meccanismi di svalutazione che spingono il prezzo delle case al ribasso, fino ad arrivare al punto in cui queste vengono letteralmente (s)vendute per un valore di gran lunga inferiore a quello di mercato.
Questa problematica è dovuta in primo luogo al fenomeno delle aste deserte. In molti casi, infatti, quando un immobile va all’asta, nessun offerente si fa avanti. Così occorre organizzarne un’altra e forse un’altra ancora. Il punto è che ogni volta che si rende necessario organizzare una nuova asta per cercare di vendere l’immobile, il Giudice ha la facoltà di ridurre il prezzo base (che determina l’offerta minima che può essere presentata dai partecipanti) fino al 25% rispetto al precedente. Capisci dunque che, di questo passo, un immobile può finire per essere svenduto alla metà o addirittura un terzo del suo valore.
La conseguenza? Il ricavato è molto più basso di quello che avrebbe potuto essere se la casa fosse stata venduta nel mercato libero e, con tutta probabilità, non basterà per saldare l’intero debito accumulato dall’ex proprietario. Quest’ultimo resterà dunque ancora indebitato per la parte che non è stato possibile saldare nonostante abbia già perso la casa.
Quindi, nel caso di un immobile affittato, non solo dovrai pagare le tasse sui canoni che non incasserai direttamente, ma dovrai anche – come avviene nel caso di ogni pignoramento immobiliare – farti carico del debito residuo!
Se la tua casa è stata pignorata o temi che lo sarà presto, sarai felice di sapere che c’è comunque un modo per evitare l’asta e azzerare tutti i debiti. È la soluzione che noi di Case Italia mettiamo in pratica ogni giorno e si chiama saldo e stralcio con rinuncia agli atti.
Ma vediamo in breve come funziona: invece di lasciare che la tua casa venga svenduta all’asta, entri in contatto con tutti i creditori coinvolti nella procedura esecutiva. L’obiettivo? Trovare un accordo con ciascuno di loro che ti consenta di azzerare i debiti vendendo la tua casa prima che finisca per svalutarsi all’asta.
Come forse saprai, un immobile pignorato non può più essere venduto nel mercato libero. Tuttavia, previo accordo di tutti i creditori, è ancora possibile trovare un acquirente, saldare la cifra precedentemente pattuita per estinguere i debiti e uscirne senza strascichi.
Vista la situazione, è molto probabile che i creditori dovranno accontentarsi di ricevere meno di quanto effettivamente gli spetta. Nonostante questo, ci sono ottime probabilità che accettino. Le aste immobiliari sono infatti sono molto rischiose anche per loro. Tra lunghe tempistiche e grandi incertezze, nessuno può sapere se e quando riceveranno indietro i loro soldi. Con la nostra soluzione avranno invece il grande vantaggio di ricevere subito la somma pattuita.
Tu dovrai comunque vendere la casa in modo da poter pagare i creditori. In questo caso però, lo farai con la garanzia di azzerare tutti i tuoi debiti, senza rischiare di restare ancora indebitato, magari per moltissimo tempo.
Nel momento in cui avranno ricevuto i loro soldi, i creditori saranno chiamati a firmare una rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Si tratta di un documento fondamentale, che segna di fatto la tua uscita definitiva dalla spirale del debito!
Noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.
Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!
Se la tua casa è stata pignorata, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.
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