Se ci segui regolarmente, sai che parliamo spesso della rinuncia agli atti come del modo migliore per evitare l’asta immobiliare e riuscire ad azzerare tutti i debiti degli ex proprietari.
A volte però, può succedere che questa via non sia di fatto percorribile. Affinché la trattativa vada a buon fine, è infatti essenziale ottenere il consenso di tutti i creditori coinvolti nella procedura.
La buona notizia è che noi di Case Italia abbiamo pensato a una soluzione anche per quei casi in cui l’asta non si può evitare. Stiamo parlando dell’ asta etica, messa in pratica per la prima volta in Italia dai nostri affiliati Jennifer e Gabriele Ubbiali!
La notizia non è di certo passata inosservata e magari anche a te sarà capitato di leggerla sui giornali. Il nostro post di oggi è dedicato all’intervista che abbiamo fatto a Jennifer e Gabriele. Saranno loro stessi a spiegarti come funziona l’asta etica e quali sono i vantaggi per il debitore!
Jennifer e Gabriele, voi siete i protagonisti della prima asta etica portata a termine da Case Italia, che è anche la prima realizzata nel nostro paese. Volete spiegarci come funziona e quali sono i benefici per le persone che hanno la casa all’asta?
Jennifer: Quando una casa viene venduta all’asta, il problema a cui assistiamo più frequentemente è quello del debito residuo. Molto spesso gli immobili finiscono per essere svenduti a un prezzo decisamente inferiore al loro valore di mercato. E il ricavato non basta a saldare tutti i debiti degli ex proprietari, che si ritrovano così ancora indebitati.
Gabriele: L’obiettivo dell’asta etica è proprio quello di eliminare il debito residuo, in modo che smetta di pesare sulle spalle di chi ha perso la casa all’asta. Per farlo, l’acquirente che si è aggiudicato la casa entra in trattativa con i creditori e cerca di trovare un accordo con loro che consenta di azzerare completamente il debito.
I debitori che avete aiutato con la prima asta etica sono una coppia di Grassobbio, in provincia di Bergamo. Noi li chiameremo Elena e Luca. Potete raccontarci qualcosa sulla situazione in cui si trovavano prima di entrare in contatto con voi?
Gabriele: Da qualche anno, Elena e Luca si trovavano in serie difficoltà finanziarie. Come spesso accade in questi casi, non erano più in grado di pagare le rate del mutuo. Di conseguenza, la loro casa è stata pignorata e messa all’asta.
Jennifer: Quando li abbiamo conosciuti, a marzo 2019, il loro appartamento era già andato all’asta due volte e in entrambi i casi l’asta era andata deserta.
Cosa significa che l’asta era andata deserta? Quali sono le conseguenze per i debitori?
Jennifer: Quando viene organizzata un’asta a cui non partecipa nessun offerente, si dice che è andata deserta. Questa situazione può risultare molto svantaggiosa per il debitore, perché ad ogni asta successiva che il Tribunale dovrà organizzare, quasi sicuramente il prezzo base verrà fissato a un livello inferiore rispetto al precedente. L’obiettivo è quello di cercare di vendere la casa in tempi ragionevolmente brevi, ma purtroppo in questo modo gli immobili rischiano di essere svenduti per delle cifre veramente ridicole. E così il debito residuo degli ex proprietari aumenta a dismisura.
A quel punto, come siete intervenuti per cercare di aiutare Elena e Luca?
Gabriele: Per prima cosa, abbiamo cercato di evitare l’asta entrando in trattativa con i creditori. La nostra idea era quella di raggiungere un accordo che ci avrebbe consentito di azzerare i debiti di Elena e Luca tramite la vendita della casa, che avremmo acquistato noi tramite Case Italia. Sembrava cosa fatta, quando all’ultimo uno dei creditori ha deciso di fare marcia indietro. A quel punto, la casa di Elena e Luca era ormai destinata a finire all’asta per la terza volta ed è stato lì che abbiamo deciso di percorrere la strada dell’asta etica.
Jennifer: Ci siamo aggiudicati all’asta la loro casa per 69.800 euro più il 15% di spese. Poi abbiamo stralciato il debito residuo di 43.600 euro che Elena e Luca avevano ancora nei confronti di UniCredit, la banca che a suo tempo gli aveva concesso il mutuo.
Quindi, oltre a pagare il prezzo di aggiudicazione, avete saldato anche il debito residuo. Eppure, l’attività che svolgete con Case Italia è a scopo etico, non benefico. Siete comunque riusciti a concludere un’operazione sostenibile anche da un punto di vista economico?
Gabriele: Certo, il nostro obiettivo non è quello di fare beneficienza, ma di operare in modo etico e allo stesso tempo profittevole. E proprio l’aspetto del guadagno etico è uno dei pilastri fondamentali della nostra attività, che ci consente di concludere operazioni di questo tipo più e più volte adottando un approccio sostenibile nei confronti di tutte le parti coinvolte.
Jennifer: Dopo la vendita all’asta, UniCredit vantava ancora un credito nei confronti di Elena e Luca. A quel punto però non si trattava più di un credito ipotecario ma chirografario, ovvero privo di qualsiasi garanzia reale. Viste le scarse probabilità di recupero, spesso i creditori finiscono per cedere i crediti chirografari a società specializzate per il 10% del loro valore, o addirittura meno. Noi siamo stati in grado di offrire al creditore una cifra più vantaggiosa rispetto a quanto avrebbe ricevuto da una di queste società, riuscendo in questo modo a stralciare il debito residuo di Elena e Luca.
Dopo questa prima asta etica pensate che ce ne saranno altre?
Jennifer: Sicuramente. L’asta etica porta una nuova forma di giustizia immobiliare e tutto il Gruppo Case Italia si sta focalizzando su questa grande opportunità. Finalmente diventa possibile azzerare il debito degli ex proprietari anche quando non si è riusciti a evitare la vendita all’asta.
Gabriele: Per l’asta etica, vediamo un grande potenziale di sviluppo. Soprattutto grazie a Rendimento Etico, la piattaforma di crowdfunding immobiliare che fa capo a Case Italia e che permette a noi affiliati di rivolgerci a una vasta base di finanziatori per le nostre operazioni.
Prima di lasciarvi andare, vorremmo farvi un’ultima domanda. Come vi siete avvicinati a questo mondo? Qual è la strada per arrivare a intraprendere la vostra stessa attività?
Gabriele: Ci siamo avvicinati a Case Italia e al suo fondatore, Andrea Maurizio Gilardoni, partecipando al corso Guadagnare con le case. È lì che Andrea ci ha trasmesso le tecniche per operare nel settore immobiliare in modo etico. Abbiamo capito di avere tra le mani una grandissima opportunità e non ce la siamo lasciata sfuggire. Così è iniziato il nostro percorso in questo settore, che ci ha portati a diventare affiliati di Case Italia.
Da oltre tredici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti!
L’asta etica è il nostro nuovo modo per riuscire a fare la differenza anche quando non è possibile evitare l’asta. Acquistiamo noi la tua casa all’asta e poi entriamo in trattativa con i creditori per azzerarti il debito residuo!
Se la tua casa è all’asta o rischia di finirci presto, visita subito il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.