Nel corso del 2022, la procedura di pignoramento presso terzi sarà interessata da una modifica che richiederà uno sforzo in più da parte dei creditori. Perché abbiamo deciso di parlarne qui sul nostro blog, che si concentra su come evitare che la tua casa vada all’asta?
Il motivo è semplice: un debitore può subire un pignoramento presso terzi anche se gli è già stata pignorata la casa. E infatti oggi torneremo brevemente sulla storia di Jenni, una giovane mamma che si è trovata proprio in questa situazione difficile e che abbiamo aiutato a risolvere il problema del debito.
Riassumendo, in questo post parleremo delle novità che riguarderanno il pignoramento presso terzi nel 2022 e vedremo se porteranno con loro dei vantaggi concreti per il debitore. Ma soprattutto ti sveleremo qual è l’unica soluzione definitiva al problema dell’indebitamento!
Prima di passare alle novità che verranno introdotte nel corso dell’anno, torniamo per un momento al pignoramento presso terzi e vediamo brevemente di cosa si tratta. Se segui il nostro blog, forse ricorderai che ne abbiamo già parlato in modo approfondito. Qui ci limiteremo a riassumerne gli aspetti principali, ma alla fine del post troverai i link agli altri nostri articoli sull’argomento.
Il pignoramento presso terzi è un particolare tipo di espropriazione, che coinvolge uno o più soggetti oltre al debitore e al creditore. Se non ne hai mai sentito parlare prima d’ora, molto probabilmente ti sembrerà una cosa alquanto strana. Vediamo dunque di fare un po’ di chiarezza.
Cosa può c’entrare un terzo soggetto con un debito? Non dovrebbe essere una questione che riguarda esclusivamente il debitore e il creditore? Il punto è che i terzi soggetti coinvolti non vengono scelti a caso, né si tratta di parenti o amici del debitore chiamati alla cassa. Sono invece dei creditori del debitore, ovvero persone fisiche o giuridiche nei confronti delle quali il debitore vanta un credito.
Vediamo un esempio concreto, che ci permetterà di capire meglio come funziona il pignoramento presso terzi. Mettiamo che Luca debba a Marco la somma di 10.000 euro. Trovandosi in difficoltà, Luca non riesce a restituire il denaro nei tempi pattuiti. Così, a un certo punto Marco decide di avviare una procedura esecutiva nei suoi confronti.
Luca ha un lavoro che gli garantisce un salario fisso tutti i mesi. Marco lo sa e, di conseguenza, chiede al Giudice che a Luca venga pignorato un quinto dello stipendio. In una situazione del genere, la parte dello stipendio pignorata verrà trattenuta direttamente dal datore di lavoro di Luca, oppure dalla banca presso cui Luca ha il conto su cui viene versato il salario.
Capisci ora perché si parla di pignoramento presso terzi? Questa procedura coinvolge anche dei terzi soggetti, che non sono direttamente coinvolti nella relazione tra debitore e creditore. Nell’esempio che abbiamo appena visto, si tratta del datore di lavoro o della banca di Luca, che verranno chiamati in causa affinché trattengano una parte dello stipendio fino a quando il debito nei confronti di Marco non sarà stato ripagato.
Veniamo ora alla novità che verrà introdotta quest’anno nella procedura di pignoramento presso terzi.
A partire dal 22 giugno 2022, il creditore sarà tenuto a notificare sia al debitore che al terzo soggetto coinvolto un avviso di avvenuta iscrizione a ruolo della procedura espropriativa. Dovrà poi provvedere al deposito dell’avviso notificato nel fascicolo dell’esecuzione prima della data in cui è stata fissata l’udienza di comparizione. In caso contrario, il pignoramento verrà dichiarato inefficace.
L’introduzione di questo nuovo obbligo di notifica complicherà forse un po’ la vita al creditore, che dovrà preoccuparsi anche di questa incombenza. Resta il fatto che si tratta soltanto di un adempimento formale, che in nessun modo potrà contribuire a risolvere la situazione del debitore. Se ti trovi in difficoltà finanziarie, non puoi certo sperare in una distrazione del creditore per risolvere il tuo problema di indebitamento.
Purtroppo sì, e la storia di una persona che abbiamo aiutato a uscire dal debito lo conferma.
La casa di Jenni era finita all’asta e, nonostante questo, i suoi creditori avevano avviato una procedura di pignoramento presso terzi.
Risultato? Oltre ad avere la casa all’asta, Jenni si è trovata a fare i conti con il pignoramento di un quinto dello stipendio. Inutile dirti che per lei è stato un periodo molto difficile, a maggior ragione perché ha anche due bambini a cui pensare.
La buona notizia è che Jenni alla fine è uscita da quella brutta situazione. Con il nostro intervento, siamo riusciti ad azzerarle tutti i debiti e ora per lei il pignoramento del quinto è solo un lontano ricordo.
Se ti interessa conoscere la storia di Jenni dall’inizio alla fine, in fondo alla pagina trovi il link al post in cui l’abbiamo raccontata. Noi invece ora passeremo a spiegarti come siamo riusciti a risolvere il suo problema.
Quando una casa viene pignorata e messa all’asta, i problemi per il debitore possono rivelarsi persino più gravi di quello che si potrebbe pensare.
Il primo aspetto di cui devi tenere conto è l’eventualità che il tuo immobile venga svenduto alla metà del suo valore di mercato o persino meno. In questi casi, spesso il ricavato non basta per saldare l’intero debito. E tu ti ritroveresti ancora indebitato pur avendo perso la casa.
Ci sono poi situazioni come quella di Jenni, in cui la casa è all’asta da un bel po’ di tempo e non si riesce a vendere. Poco sopra abbiamo visto che in un caso del genere i creditori possono attaccarsi ad altri beni del debitore, arrivando fino al pignoramento di un quinto dello stipendio.
Fortunatamente, c’è un modo per evitare tutto questo. Si chiama saldo e stralcio con rinuncia agli atti, ed è di fatto l’unica soluzione che ti consente di azzerare tutti i tuoi debiti, subito e una volta per tutte!
Ecco come funziona: invece di lasciare che la tua casa venga (s)venduta all’asta, prendiamo contatto con i creditori coinvolti nella procedura e cerchiamo di accordarci con loro sulla cifra da saldare per considerare estinto il tuo debito. L’obiettivo è quello di risolvere la tua situazione di indebitamento ed è quindi probabile che dovranno accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta. D’altro canto, avranno la certezza di ricevere subito la somma pattuita, cosa che le aste – caratterizzate da grandi incertezze e tempistiche che possono rivelarsi anche molto lunghe – in nessun caso sono in grado di garantirgli.
Se l’accordo verrà raggiunto, pagheremo i creditori, acquisteremo il tuo immobile e tu avrai finalmente risolto il problema del debito!
Una volta che avranno ricevuto i loro soldi, i creditori saranno infatti chiamati a firmare la famosa rinuncia agli atti. Si tratta di un documento importantissimo, con il quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Così tu sarai finalmente libero dal debito e di riprendere in mano la tua vita!
Da ormai quindici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.
Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!
Se la tua casa è stata pignorata e presto finirà all’asta, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.
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