La tua casa è stata pignorata da poco oppure temi che lo sarà molto presto? In questo caso, è normale che tu stia cercando delle risposte. Cosa accadrà dopo il pignoramento? Quali sono le reali conseguenze e a cui rischi di andare incontro?
Nel post di oggi vedremo come funziona il pignoramento, dalla notifica del decreto ingiuntivo fino ad arrivare alla (s)vendita all’asta della casa. Cosa ancora più importante, ti parleremo della soluzione alternativa all’asta che, in base alla nostra esperienza, da sempre si dimostra la più efficace nella risoluzione definitiva del problema del debito!
Prima di addentrarci nei meccanismi che caratterizzano le aste immobiliari e sul perché dovresti cercare di evitarli a tutti i costi, vediamo innanzitutto quali sono le fasi principali della procedura esecutiva.
Come già saprai, un pignoramento si verifica nel momento in cui il debitore non riesce più a fare fronte ai suoi impegni finanziari e di conseguenza i creditori decidono per far valere le proprie pretese. Per farlo, si rivolgono al Tribunale competente chiedendo di ottenere un decreto ingiuntivo, attraverso il quale il debitore viene intimato a pagare il dovuto entro una certa scadenza.
Qualora il debitore non proceda in questo senso (cosa del resto alquanto probabile non essendo stato fino a quel momento in condizione di pagare), il Tribunale gli notificherà l’atto di precetto. Salvo pagamento da parte del debitore, a dieci giorni di distanza scatterà il pignoramento.
A pignoramento avvenuto, il debitore resta formalmente il proprietario dell’immobile fino a quando questo non verrà (s)venduto all’asta. Resta il fatto che il Tribunale procederà alla nomina di un custode giudiziario, incaricato di organizzare le visite con i potenziali acquirenti e di assicurare che la casa venga mantenuta in buono stato fino al momento dell’aggiudicazione. In alcuni casi è lo stesso debitore a essere nominato custode dell’immobile, mentre in altri il Giudice preferisce optare per una terza persona.
Dal pignoramento alla (s)vendita all’asta di un immobile, il passo è relativamente breve. E, come potrai immaginare, è proprio qui che arriva la parte peggiore. Il debitore rischia seriamente di perdere la propria casa, che magari gli è costata molti sacrifici e in cui ha vissuto insieme alla sua famiglia per molto tempo.
Ma oltre a questo, purtroppo, c’è anche di più. Quello che forse ancora non sai è che, durante le aste immobiliari, molto spesso tendono a innescarsi dei meccanismi di svalutazione che spingono al ribasso il prezzo degli immobili.
Ciò può essere dovuto a diversi fattori, primo fra tutti il fenomeno delle aste deserte: non è affatto detto che un immobile venga aggiudicato nel corso della prima asta. Anzi, il più delle volte occorre organizzare una seconda e magari anche una terza asta prima che un acquirente si faccia avanti. Ora, il punto è questo: ogni volta che si rende necessario organizzare una nuova asta, il Giudice può decidere di ridurre il prezzo base d’asta (che a sua volta determina l’offerta minima che può essere presentata dai partecipanti) fino al 25% rispetto al precedente. Capisci bene che, di questo passo, gli immobili che finiscono all’asta rischiano di svalutarsi notevolmente. Non a caso, molti di questi vengono poi aggiudicati per la metà o persino un terzo del loro valore di mercato.
Le conseguenze per il debitore quali sono? Potrà sembrare assurdo, ma in questi casi solitamente il ricavato non basta neppure per saldare i debiti. Di conseguenza, l’ex proprietario di casa si ritrova ancora fortemente indebitato pur avendo già perso la propria casa all’asta. La parte di debiti che non è stato possibile saldare costituisce il cosiddetto debito residuo, che continua a pesare sulle spalle del debitore fino a quando, in un modo o nell’altro, non sarà riuscito a ripagarlo.
Il tempo che può trascorrere dal pignoramento alla vendita all’asta è estremamente variabile. Molto dipende infatti da quante aste sarà necessario organizzare prima di giungere all’aggiudicazione e dalle tempistiche del Tribunale competente.
A titolo puramente indicativo, dal pignoramento alla prima asta trascorrono mediamente otto-dieci mesi, mentre tra un’asta e l’altra il tempo di attesa è di circa sei mesi.
La buona notizia è che in questo lasso di tempo puoi ancora agire e fare qualcosa per evitare di perdere la casa all’asta per una cifra ridicola e restare con un debito residuo sulle spalle!
Da quanto ci siamo detti finora, puoi facilmente dedurre che, se la tua casa è stata pignorata, la tua priorità non dovrebbe tanto essere trovare il modo di restarne il proprietario a tutti i costi, quanto piuttosto evitare il debito residuo e risolvere una volta per tutte la tua situazione di indebitamento.
Ti abbiamo già anticipato che il modo per farlo c’è, eccome. E in questo paragrafo vogliamo appunto spiegartelo.
Il saldo e stralcio con rinuncia agli atti è di fatto l’unico sistema che ti permette di evitare le svalutazioni delle aste e ti garantisce l’azzeramento del debito. La cosa importante è riuscire a trovare un accordo con tutti i creditori coinvolti nella procedura esecutiva.
Ma vediamo meglio come funziona: invece di stare ad aspettare che la tua casa venga svenduta all’asta, contatti i creditori e cerchi di avviare una trattativa diretta con loro. L’obiettivo è quello di raggiungere un accordo sulla cifra da saldare per considerare i tuoi debiti estinti. La trattativa è necessaria perché, per consentirti di saldare tutti i debiti, i creditori dovranno probabilmente accontentarsi di ricevere meno di quanto effettivamente gli spetta. D’altro canto, con questa soluzione avranno la certezza di ricevere subito la cifra pattuita e ci sono quindi ottime probabilità che accettino di trovare un compromesso. Le aste sono infatti molto rischiose anche per loro, perché nessuno è in grado di garantirgli se e quando riceveranno indietro i loro soldi.
Una volta raggiunto l’accordo, non ti resterà che pagare i creditori per ottenere l’azzeramento di tutti i tuoi debiti. Dovrai comunque vendere la casa, ma questa volta con la certezza di risolvere una volta per tutte il problema del debito!
I creditori saranno chiamati a firmare una rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. A quel punto, potrai finalmente dire di aver risolto il problema del debito e riprendere la tua vita dal punto in cui l’avevi lasciata!
Noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.
Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!
Se la tua casa è stata pignorata e anche se è già all’asta, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.
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