Cosa succede se la vendita all’asta copre il debito

Di come opera Case Italia quando un immobile è all’asta e i debiti degli ex proprietari superano il suo valore abbiamo già parlato più volte: entriamo in trattativa privata con i creditori con l’obiettivo di azzerare tutti i debiti delle persone che stanno per perdere la loro casa. In questo modo, gli ex proprietari hanno davvero la possibilità di ricominciare, scongiurando il rischio del debito residuo e di restare ancora fortemente indebitati pur avendo perso la casa.

Ma come ci comportiamo quando invece il debito è inferiore al prezzo base d’asta? È una domanda più che legittima, che magari ti sarai già posto. In questo caso, le persone che rischiano di perdere la casa non dovrebbero infatti accontentarsi dell’azzeramento del debito, perché la loro casa può valere anche molto di più. E noi di Case Italia ne teniamo conto.

Nel post di oggi abbiamo deciso di parlarti di un caso simile di cui ci siamo occupati qualche tempo fa, proprio per farti capire meglio come interveniamo in questo genere di situazioni.

Perché le case finiscono all’asta anche quando il debito è inferiore al loro valore

Magari non lo sai, ma la tua casa può finire all’asta anche se i tuoi debiti sono di gran lunga inferiori al suo valore. Potrà sembrarti strano, ma è davvero così. In particolare, questo accade quando non disponi del denaro per rimborsare il tuo debito, o quantomeno di altri beni che potresti vendere per riuscire a saldarlo.

E nella storia che stiamo per raccontarti è successo proprio questo. Quando siamo intervenuti noi, la casa era già all’asta: il debito complessivo  ammontava a circa 90.000 euro, il prezzo base d’asta era di 126.000 euro, mentre il valore di perizia era pari a 380.000 euro.

Come puoi vedere, il debito era inferiore alla base d’asta. Ma c’è anche un altro aspetto importante che salta subito all’occhio: il prezzo base d’asta era molto più basso del valore stimato dal perito. Come mai? Il motivo è tanto semplice quanto sconcertante e possiamo ricondurlo alle svalutazioni selvagge che tipicamente si verificano durante le aste. Nel caso specifico, in precedenza avevano già avuto luogo altre aste che, essendo andate deserte, avevano portato a una riduzione progressiva del prezzo base.

Insomma, riassumendo la situazione, queste persone rischiavano che la loro casa del valore di 380.000 euro venisse svenduta all’asta per saldare un debito di “soli” 90.000 euro. In pratica, avrebbero perso la casa unicamente a causa di quel debito!

Estinguere il debito con la vendita all’asta? Ecco l’alternativa!

Cosa potevamo fare noi di Case Italia per evitare tutto questo? Quando abbiamo saputo dell’asta imminente, abbiamo deciso di prendere un appuntamento con il custode giudiziario per visitare la casa. E in quell’occasione, siamo riusciti a parlare con i debitori.

All’asta mancava davvero poco tempo, ma potevamo comunque provare a trattare direttamente con i creditori. Tieni conto che, vista la situazione, la possibilità di raggiungere un accordo con loro era praticamente scontata. I creditori erano soltanto due e, essendo il valore di mercato della casa molto più alto rispetto al debito complessivo, ci saremmo offerti di saldarlo per intero. Ci avremmo guadagnato tutti: i creditori avrebbero ricevuto indietro tutti i loro soldi, i debitori non avrebbero rischiato di perdere la casa per una cifra ridicola e noi avremmo avuto il nostro equo margine sull’operazione.

Quando Case Italia va oltre l’azzeramento del debito

Giustamente, in questo caso i debitori non si sarebbero però accontentati di arrivare all’azzeramento del debito. Proprio perché i debiti erano di gran lunga inferiori al valore della casa, era più che giusto dividere con loro il ricavato dalla vendita della casa.

Ecco spiegato perché in casi del genere andiamo oltre l’azzeramento del debito: vogliamo guadagnare il giusto, questo sì, ma sempre tendendo una mano alle persone in difficoltà che cerchiamo di aiutare. In questa situazione particolare, avremmo potuto rivendere la casa sul mercato e spartire il ricavato con gli ex proprietari. Loro però avevano il desiderio di riprendersi la casa. Perciò ecco come li abbiamo aiutati.

Come abbiamo aiutato i debitori a riprendersi la casa

Partiamo da una premessa: i figli dei debitori avevano cercato in precedenza di accendere un mutuo per salvare la casa. Essendo però l’immobile già stato pignorato, la banca si era rifiutata di concederglielo.

Quale soluzione abbiamo trovato? Per prima cosa, abbiamo stipulato un contratto preliminare di compravendita con i proprietari della casa, cioè i debitori.

Un preliminare è un contratto con il quale le parti si impegnano a stipulare in seguito una compravendita immobiliare a un dato prezzo e a determinate condizioni. La cosa interessante del preliminare è che può anche essere ceduto a una terza persona, che subentra in un secondo momento come effettivo acquirente.

Quindi, come abbiamo fatto? Dopo aver saldato i debiti di queste persone, abbiamo stipulato con loro un contratto preliminare per l’acquisto della loro casa. Questo preliminare lo abbiamo poi ceduto ai loro figli, che avrebbero finalmente potuto chiedere il mutuo alla banca per riacquistare la casa.

Capisci perché abbiamo agito anche e soprattutto nell’interesse dei debitori? Abbiamo saldato tutti i loro debiti subito, evitando che la loro casa fosse svenduta all’asta e poi gli abbiamo dato la possibilità di riacquistarla a un prezzo comunque inferiore a quello di mercato. Se non fossimo intervenuti, avrebbero probabilmente perso la casa all’asta per un terzo del suo valore o poco più, una cifra che probabilmente sarebbe bastata appena per rimborsare il debito e pagare le spese giudiziarie.

Case Italia azzera il debito e non solo!

Oggi abbiamo visto insieme come opera Case Italia quando il debito è inferiore al prezzo base d’asta. Se in questo momento stai vivendo una situazione simile, probabilmente possiamo dare una mano anche a te!

Scopri di più sulla soluzione di Case Italia e contattaci! Studieremo insieme la soluzione migliore per rimborsare i tuoi creditori senza rischiare di perdere la casa all’asta.