Il decreto fiscale 2020 introduce una nuova misura per scongiurare il pignoramento della prima casa da parte della banca che ha concesso il mutuo.
La legge n. 157 del 19 dicembre 2019, già pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, prevede infatti la possibilità di rinegoziare il mutuo con la banca nei casi in cui il debitore si è visto pignorare la prima casa, ma solo a determinate condizioni.
Nel post di oggi vedremo quali sono i requisiti che occorre soddisfare per approfittare di questa opportunità e quali sono le migliori alternative che consentono di azzerare il debito.
Fino a questo momento, la cosiddetta “prima casa” poteva considerarsi al riparo dal pignoramento soltanto quando il creditore era l’Agenzia delle Entrate. Solo il fisco era infatti tenuto a negoziare un piano di rimborso rateale che consentisse di salvare l’immobile dalla vendita all’asta.
Il decreto fiscale 2020 estende almeno in parte questa tutela anche ai casi in cui il creditore è la banca che ha concesso il mutuo e la casa è già stata pignorata. L’intenzione del legislatore appare evidente: cercare di contrastare il numero crescente di pignoramenti che si verifica nel nostro paese, un problema che affligge moltissime famiglie italiane.
Da qui è stata appunto introdotta la possibilità per il debitore a cui è stata pignorata la prima casa di presentare al Giudice un’istanza per la rinegoziazione del mutuo. Tieni però presente che si tratta di un’opportunità limitata nel tempo, che non dovrebbe estendersi oltre il 31 dicembre 2021.
Inoltre, come abbiamo sottolineato in apertura, per poter approfittare di questa opportunità bisogna soddisfare delle condizioni ben precise.
Vediamo dunque quali sono i requisiti che il debitore deve soddisfare per accedere alla possibilità di rinegoziare il mutuo della prima casa:
Una volta appurato che il debitore soddisfa i requisiti che abbiamo appena elencato, questi potrà procedere alla presentazione dell’istanza per rinegoziare il mutuo. Il rimborso del prestito non può però essere rinegoziato liberamente. Anche in questo caso, ci sono dei parametri da rispettare:
Per cercare di evitare il pignoramento della prima casa e di favorire il raggiungimento di un accordo tra banca e debitore, il decreto fiscale 2020 prevede anche le seguenti possibilità:
Questa resta in parte una questione ancora aperta. Da una parte, è chiaro che lo scopo di questo nuovo provvedimento è quello di andare incontro a chi sta vivendo una situazione di difficoltà economica. Dall’altra è pur vero che, dal momento in cui viene presentata l’istanza di rinegoziazione, la banca avrà comunque tre mesi di tempo per stabilire se il debitore sia effettivamente in grado di tenere fede ai nuovi impegni presi.
Possiamo dedurne che, se l’istituto bancario dovesse giungere alla conclusione che difficilmente il debitore riuscirà a rispettare le nuove condizioni, questo possa rifiutarsi di accettare l’accordo.
Abbiamo visto che il decreto fiscale 2020 ha introdotto una nuova misura nell’intento di ridurre il numero di pignoramenti, quantomeno degli immobili considerati come “prima casa”: d’ora in avanti, i debitori potranno presentare la richiesta di rinegoziare il mutuo con le banche e queste ultime non potranno più procedere al pignoramento in via unilaterale.
D’altro canto, le condizioni per poter effettivamente rinegoziare il mutuo sono piuttosto restrittive, senza contare che il debito continuerà a pesare sulle tue spalle e dovrai quindi avere la possibilità concreta di fare fronte alle rate e agli interessi.
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Cos’è la rinuncia agli atti? Si tratta di un documento di fondamentale importanza con il quale, dopo aver negoziato un accordo, i tuoi creditori rinunciano ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura!
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vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate
dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di
cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività
di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit
Investment NPL srl) e sulla sua mission focalizzata esclusivamente al mondo
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Quindi da oggi il nostro nome sarà
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