Nel momento in cui un immobile finisce all’asta, la perdita della casa in sé non è l’unica cosa di cui il debitore dovrebbe preoccuparsi. Vi è infatti il rischio concreto che si realizzi una vera e propria svendita, a un prezzo che molte volte non arriva neanche alla metà del valore di mercato.
A quel punto, le probabilità di riuscire a saldare i debiti con il ricavato sono minime e il debitore si ritrova a dover fare ancora i conti con i creditori nonostante abbia già perso la casa! Se stai vivendo questa situazione sulla tua pelle, devi fare di tutto per evitare che ciò avvenga. In questo post approfondiremo i meccanismi che spingono al ribasso i prezzi degli immobili all’asta, parleremo delle conseguenze, ma soprattutto ti sveleremo l’unica soluzione alternativa che ti garantisce l’azzeramento del debito.
Abbiamo visto che, in molti casi, gli immobili che finiscono all’asta non vengono venduti, ma svenduti per una cifra ridicola, spesso addirittura inferiore alla metà del valore di mercato.
Com’è possibile che questo avvenga? Devi sapere che le aste sono regolate da meccanismi particolari, finalizzati ad accelerare il più possibile i tempi della vendita. Se una casa non viene venduta alla prima asta, il Tribunale ne organizzerà una seconda, se necessario anche una terza e così via. E a ogni nuovo tentativo il prezzo base, che determina a sua volta l’offerta minima che può essere presentata dai potenziali acquirenti, può scendere a discrezione del Giudice fino al 25% rispetto al precedente. Ma non è finita! Perché generalmente l’offerta minima si situa al di sotto del prezzo base, sempre nella misura del 25%.
Vediamo insieme un breve esempio per capire meglio cosa potrebbe accadere. Ammettiamo che, alla prima asta, il prezzo base dell’immobile venga fissato dal perito del Tribunale a 200.000 euro. L’offerta minima viene fissata a 150.000 euro (il 25% in meno). L’asta va deserta, ovvero non vi partecipa nessun potenziale acquirente. Il Tribunale decide quindi di organizzarne una seconda.
Questa volta fissa il prezzo base a 150.000 euro (il 25% in meno di 200.000) e di conseguenza l’offerta minima si attesta a 112.500 euro. Sfortunatamente, anche la seconda asta va deserta e si rende quindi necessario organizzarne una terza.
Si ripete il medesimo copione. Per cercare di accelerare la vendita, il Giudice decide di ridurre il prezzo base di un ulteriore 25%, portandolo a 112.500 euro. Mentre l’offerta minima viene fissata a 84.375 euro. A questo punto, le probabilità che l’immobile venga aggiudicato per un prezzo inferiore alla metà rispetto a quello fissato inizialmente dal perito sono molto alte.
Tieni poi presente che anche il prezzo base che viene fissato in prima istanza dal perito è in genere già di per sé inferiore al valore di mercato dell’immobile. E questo per una serie di motivi che vanno dall’impossibilità di fare un sopralluogo dettagliato (quando i proprietari glielo impediscono) al fatto che gli acquirenti di una casa all’asta non beneficiano di alcuna garanzia in merito alla presenza di eventuali difetti occulti.
Quando una casa viene svenduta all’asta per metà del suo valore o addirittura meno, è molto probabile che il ricavato non sia sufficiente a saldare tutti i debiti degli ex proprietari. Di conseguenza, questi ultimi rischiano di restare ancora indebitati per moltissimo tempo, magari anche per tutta la vita. E questo nonostante abbiano già perso la loro casa all’asta! Finiranno sulla lista dei cattivi pagatori, cosa che gli impedirà di fatto di acquistare qualsiasi cosa a rate, inclusa l’automobile e gli elettrodomestici. Cosa ancora peggiore, continueranno ad avere i creditori con il fiato sul collo fino a quando non li avranno ripagati fino all’ultimo centesimo!
Se hai subito o stai per subire un pignoramento immobiliare, devi sapere che c’è un modo per evitare tutto questo. Si chiama saldo e stralcio con rinuncia agli atti ed è di fatto l’unica soluzione che ti garantisce l’azzeramento del debito, subito e una volta per tutte! Di cosa si tratta? Te lo spieghiamo subito!
Invece di lasciare che la tua casa venga svenduta all’asta, intervieni per tempo prendendo contatto con tutti i creditori coinvolti nella procedura esecutiva. Il tuo obiettivo deve essere quello di raggiungere un accordo con ciascuno di loro sulla cifra da saldare per considerare estinto il debito nei loro confronti. Essendo lo scopo quello di azzerare completamente il debito, è molto probabile che dovranno accontentarsi di ricevere meno di quanto effettivamente gli spetti. In cambio, avranno però il grande vantaggio di ricevere subito la somma pattuita, cosa che le aste, caratterizzate da lunghe tempistiche e grandi in certezze, in nessun caso sono in grado di garantire.
Dopo aver raggiunto l’accordo, tu dovrai comunque vendere la casa per pagare ai creditori quanto pattuito. Ma questa volta avrai la certezza di riuscire a saldare tutti i tuoi debiti e di poter finalmente ricominciare a vivere! I creditori firmeranno infatti la famosa rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura!
Da oltre tredici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti!
Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi! Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!
Se la tua casa è stata pignorata o è sul punto di esserlo, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.
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