Se stai leggendo questo post, è probabile che ti trovi in un periodo di difficoltà economica e stai rischiando di perdere la casa. Magari hai già ricevuto l’atto di precetto o forse sei semplicemente in ritardo con il pagamento delle rate del mutuo. In ogni caso, il rischio è che, presto o tardi, la tua casa venga messa all’asta.
Ti stai domandando se esiste un modo per evitare tutto questo? Bene, perché fortunatamente la risposta è sì! In molto casi l’alternativa c’è ed è proprio di questo che vogliamo parlarti in questo post: ti spiegheremo quali sono le migliori opzioni che hai a disposizione per evitare di perdere la casa all’asta e cosa possiamo fare noi di Case Italia per aiutarti.
Se la tua casa è stata pignorata o rischia di esserlo nel prossimo futuro, ti consigliamo di non perderti neanche una riga di questo articolo. Perché stiamo per svelarti una soluzione di cui forse nessuno finora ti ha mai parlato.
Molto spesso le persone che stanno per perdere la loro casa all’asta tendono a concentrarsi su come salvarla, nel senso che cercano di fare tutto il possibile per restare proprietari della loro abitazione e continuare a viverci. Se ci pensi, è una reazione più che comprensibile: una casa non è solo un immobile, ma un luogo pieno di ricordi e carico di valore affettivo, in cui si condivide la vita quotidiana con la propria famiglia.
Questa però non è sempre la prospettiva giusta da adottare nel momento in cui stai rischiando di perdere la casa all’asta. La cosa di cui dovresti preoccuparti prima di tutto è il problema del debito. Perché? È presto detto: a meno che tu non riesca a reperire il denaro necessario per rimborsare i tuoi creditori in breve tempo, difficilmente riuscirai a rimanere proprietario della tua casa. Con tutta probabilità, questa finirà all’asta, dove rischierebbe di essere svenduta a un prezzo molto più basso rispetto al suo valore di mercato. Molte volte capita addirittura che il ricavato della vendita all’asta non sia neanche lontanamente sufficiente per saldare i debiti. Ora, pensa per un attimo alle conseguenze se dovessi effettivamente trovarti in una situazione del genere: perderesti la tua casa ricavandone una somma ridicola, per poi restare ancora fortemente indebitato per tanto tempo, magari per tutta la vita. Sconcertante, vero?
Ti stiamo dicendo tutto questo perché vogliamo che tu sia pienamente consapevole di quanto rischi se la tua casa finisce all’asta. Se pensi che la tua abitazione non verrà pignorata perché è la tua “prima casa” o che il momento dello sfratto non arriverà mai, ti consigliamo di valutare bene la situazione prima di arrivare a perdere la casa per pochi spiccioli. L’impossibilità di pignorare la prima casa vale solo per l’Agenzia delle Entrate e lo Stato in generale, mentre qualsiasi creditore privato può comunque procedere al pignoramento.
Ma, come dicevamo, per fortuna esiste anche un’altra opzione: quella di vendere la tua casa evitando l’asta e di azzerare i tuoi debiti con il ricavato. Forse già lo sai: se la casa è stata pignorata non puoi più cercare di venderla nel mercato libero. Però c’è un’altra possibilità, di cui ti parleremo tra poco.
Dopo il pignoramento, la tua casa verrà valutata da un perito e messa all’asta. A meno che tu non cerchi di trovare un accordo con i tuoi creditori trattando direttamente con loro. E questa, secondo noi, è quella che nella maggior parte dei casi si rivela la soluzione migliore.
Per farti capire meglio, vediamo insieme un esempio concreto.
Mettiamo che il tuo debito complessivo ammonti a 150.000 euro. Il valore della tua casa viene stimato dal perito a 250.000 euro e questa cifra va a costituire il prezzo base d’asta. L’offerta minima può essere però inferiore alla base d’asta del 25%. Quindi, già a partire dalla prima asta, potresti rischiare di perdere la tua casa per 187.500 euro.
A questo stadio, il ricavato dovrebbe teoricamente bastare a saldare il tuo debito e le spese del Tribunale, anche se nelle tue tasche rimarrebbe poco o nulla. Metti però che la prima asta vada deserta (cioè nessuno vi partecipi). In questo caso, il Giudice organizzerebbe una seconda asta e questa volta il prezzo base potrebbe scendere fino al 25% rispetto al precedente e così anche l’offerta minima, che verrebbe fissata a 140.625 euro. Vedi anche tu che, giunti a questo punto, il rischio che il ricavato dell’asta non basti a saldare i tuoi debiti si è fatto più concreto. Uno dei principali problemi delle aste è proprio questo: ad ogni asta deserta il prezzo base viene adeguato verso il basso, per aumentare le probabilità di trovare un acquirente. Capisci bene che, con questo meccanismo, una casa all’asta rischia concretamente di essere svenduta per poche decine di migliaia di euro.
Dicevamo che, per evitare di subire le conseguenze delle speculazioni tipiche delle aste, puoi tentare un’altra strada: quella di trattare con i tuoi creditori per azzerare i tuoi debiti.
In breve, ecco come funziona: si prende contatto con i creditori e si cerca di negoziare con loro un accordo. Sostanzialmente si tratta di trovare un punto di incontro. Il tuo obiettivo deve essere quello di riuscire ad azzerare il debito tramite la vendita della casa e per fare questo i creditori dovranno probabilmente convincersi ad accettare una somma inferiore rispetto all’effettivo ammontare del credito che vantano nei tuoi confronti.
Perché i creditori dovrebbero accettare un compromesso del genere? Perché in cambio avrebbero una certezza che l’asta gli negherebbe: quella di ricevere la somma pattuita e di riceverla subito. Se ci pensi, le aste sono un grande rischio anche per loro. Il ricavato potrebbe non bastare a rimborsare il credito e loro potrebbero dover aspettare molto tempo prima di recuperare quanto gli spetta. Con questa soluzione il problema invece non si pone e per questo, nella maggior parte dei casi, i creditori sono disposti ad accettare di ricevere una somma inferiore.
Lo scopo di questa trattativa è ottenere la famosa rinuncia agli atti: un documento di importanza fondamentale, con il quale i creditori rinunciano a qualsiasi altra pretesa nei tuoi confronti, presente e futura.
Abbiamo visto che, anche se quando una casa viene pignorata questa non può più essere venduta nel mercato libero, esiste ancora la possibilità di entrare in trattativa con i creditori per evitare la (s)vendita all’asta.
In teoria, tutto può sembrare semplice, ma nella pratica negoziare una rinuncia agli atti non è così facile e immediato:
Per questo è indispensabile che tu ti rivolga a dei professionisti del settore: senza le competenze giuste e i punti di riferimento più indicati, la procedura potrebbe non andare a buon fine.
Noi di Case Italia facciamo proprio questo: ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese da più di dieci anni. Grazie alla nostra rete di professionisti, operiamo in tutta Italia e nel tempo abbiamo aiutato tante famiglie italiane a evitare di perdere la loro casa all’asta e ad azzerare tutti i loro debiti!
Sai qual è il nostro punto di forza rispetto agli altri operatori? Che noi non agiamo da intermediari, ma acquistiamo direttamente la tua casa! Così avrai la certezza che porteremo a termine l’operazione senza rischiare di non riuscire a trovare un acquirente per tempo. E a te il nostro lavoro non costa nulla, perché il nostro margine lo traiamo dall’operazione di compravendita, senza chiedere a te commissioni di alcun tipo!
Stai attraversando un periodo di difficoltà e temi che la tua casa possa finire all’asta? Allora vai sul sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire se possiamo aiutarti a uscire dal problema del debito.
Credito Italia nella persona del suo amministratore, in
vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate
dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di
cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività
di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit
Investment NPL srl) e sulla sua mission focalizzata esclusivamente al mondo
immobiliare residenziale e agli NPL.
Quindi da oggi il nostro nome sarà
Case Italia srl e abbiamo cambiato nome anche alla nostra
controllata CI NPL srl mentre resta confermato il nome della nostra
piattaforma Rendimento Etico srl.
Siamo pronti anche per domani vista la
velocità dell'oggi !