Con il post di oggi vogliamo rispondere a una domanda che spesso ci viene rivolta dalle persone che rischiano di perdere la casa all’asta: posso salvare la casa facendo opposizione al pignoramento immobiliare?
Vedremo dunque di trattare nel dettaglio questo argomento, soffermandoci in modo particolare sui casi in cui l’opposizione alla procedura esecutiva può considerarsi realmente fondata. E poi non mancheremo di parlarti anche di un’altra soluzione, l’unica alternativa che di fatto ti consente di risolvere il problema del debito subito e una volta per tutte!
Chiariamo subito questo aspetto, perché spesso il rischio è quello di fare confusione tra opposizione e sospensione del pignoramento immobiliare.
Si tratta in realtà di due procedure diverse, anche se il fatto di presentare al Giudice un’opposizione al pignoramento è uno dei motivi che possono portare a una sospensione della procedura.
Cerchiamo di vederci più chiaro: una domanda di sospensione può essere presentata per varie ragioni, ad esempio perché nel frattempo il debitore ha avviato delle trattative private con i creditori e ha bisogno di un tempo ragionevole per cercare di raggiungere un accordo con loro.
In altre parole, una domanda di sospensione non presuppone necessariamente una contestazione della procedura esecutiva. Resta il fatto che il Giudice può stabilire che la procedura venga sospesa anche a seguito del deposito di un’opposizione al pignoramento da parte del debitore.
Se la tua casa è stata pignorata e stai pensando di fare opposizione per cercare di salvarla, devi prima di tutto essere ben consapevole di una cosa: l’opposizione al pignoramento si giustifica solo a fronte di motivi gravi. Potrebbe ad esempio trattarsi di una situazione di questo tipo:
In casi del genere, avresti tutte le ragioni del mondo per opporti alla procedura di esecuzione. Tieni però presente che si tratta di situazioni in cui sono stati commessi dei gravi errori per cui il pignoramento immobiliare si rivela, almeno parzialmente, infondato.
Un’altra possibilità è quella di contestare degli aspetti di natura formale quando si riscontrano degli errori nello svolgimento della procedura. In questo caso, si parla di opposizione agli atti esecutivi, che però in genere non consente di evitare la vendita della casa all’asta, ma casomai di ritardare lo svolgimento della procedura.
Qui dobbiamo fare innanzitutto una distinzione importante tra opposizione al precetto e opposizione al pignoramento vero e proprio. Con la prima si può procedere quando la procedura di esecuzione non è ancora iniziata. L’atto di precetto è infatti un’intimazione di pagamento che il debitore riceve prima che venga avviata l’esecuzione. Questo significa che, a questo stadio, il debitore ha ancora la possibilità di procedere al rimborso del debito entro un termine che non può essere inferiore a dieci giorni.
Se hai ricevuto l’atto di precetto e hai avuto modo di riscontrare delle irregolarità che giustifichino un’opposizione, puoi già procedere in questo senso tramite un atto di citazione, senza dover attendere che venga avviata la procedura di esecuzione.
Se invece la procedura di esecuzione è già in corso, allora dovrai optare per l’opposizione al pignoramento presentando un ricorso al Giudice dell’esecuzione.
Venendo ai termini entro i quali la legge consente di reagire, l’opposizione al pignoramento deve essere sottoposta al Giudice prima che questo emetta l’ordinanza di vendita, ovvero il documento che contiene tutte le informazioni relative alla vendita all’asta dell’immobile destinate ai potenziali acquirenti.
Per quanto concerne invece l’opposizione agli atti esecutivi che, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, riguarda la contestazione di aspetti formali e procedurali, il termine è di venti giorni dalla notifica degli atti stessi.
Finora abbiamo visto in quali casi è possibile presentare un’opposizione al pignoramento della casa e quali sono gli aspetti fondamentali della procedura da seguire. Ma scrivendo questo post, la nostra intenzione è soprattutto quella di far passare un messaggio importante: un’opposizione al pignoramento può impedire la vendita all’asta della casa solo nei casi in cui si sia verificata una situazione per cui le pretese dei creditori siano ingiuste, sproporzionate o addirittura infondate. In tutti gli altri casi, anche quando ci siano effettivamente stati degli errori procedurali, riuscire a salvare la propria casa con questo metodo è molto difficile.
Perciò, a meno che tu non sia vittima di un grave errore o di un’ingiustizia, il nostro consiglio è quello di riconoscere la tua situazione per quella che è e di attivarti per trovare il modo di risolverla nel migliore dei modi. Sì, perché una soluzione esiste, solo che forse nessuno te ne ha mai parlato.
Vediamo subito di cosa si tratta: detto in poche parole, invece di stare ad aspettare che la tua casa finisca all’asta, si cerca un punto d’incontro con i creditori che ti consenta di azzerare completamente il debito. Come forse sai, quando una casa finisce all’asta il rischio è che venga svenduta per una cifra molto al di sotto del suo reale valore. Di conseguenza, il ricavato non basta per saldare tutti i debiti e gli ex proprietari rischiano di trovarsi ancora fortemente indebitati pur avendo perso la loro casa. Con la nostra soluzione, evitare tutto questo diventa una possibilità concreta. I creditori hanno il vantaggio di ricevere subito la somma pattuita, senza dover sottostare ai lunghi tempi della giustizia. E in cambio firmano la famosa rinuncia agli atti, un documento con il quale rinunciano ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. E tu avrai risolto il problema del debito, subito e una volta per tutte!
Ti sembra impossibile? E invece puoi crederci, perché è proprio in questo modo che abbiamo già aiutato tantissime famiglie italiane a uscire dal problema del debito. Dovrai comunque vendere la tua casa, perché i creditori dovranno essere almeno in parte rimborsati. Ma perlomeno non rischierai di perderla all’asta per una cifra ridicola e il tuo debito verrà azzerato. Allora, che te ne pare?
Se stai rischiando di perdere la tua casa all’asta, noi di Case Italia possiamo aiutarti a ottenere la rinuncia agli atti e ad azzerare completamente il tuo debito! Portiamo avanti le trattative con i creditori e, una volta raggiunto l’accordo, compriamo direttamente la tua casa. Così non devi nemmeno preoccuparti di riuscire a trovare un acquirente per tempo.
Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come possiamo risolverla nel modo migliore.
Credito Italia nella persona del suo amministratore, in
vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate
dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di
cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività
di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit
Investment NPL srl) e sulla sua mission focalizzata esclusivamente al mondo
immobiliare residenziale e agli NPL.
Quindi da oggi il nostro nome sarà
Case Italia srl e abbiamo cambiato nome anche alla nostra
controllata CI NPL srl mentre resta confermato il nome della nostra
piattaforma Rendimento Etico srl.
Siamo pronti anche per domani vista la
velocità dell'oggi !