La tua casa rischia di essere pignorata e hai sentito dire che con l’usufrutto potresti salvarla e metterla al riparo dalle pretese dei creditori. È davvero così? Come funziona l’usufrutto? Costituisce effettivamente un modo efficace per evitare il pignoramento?
Nel post di oggi abbiamo deciso di approfondire tutti questi aspetti: parleremo di cosa comporta l’usufrutto e vedremo se i creditori possono comunque aggredire la tua casa. E poi naturalmente non mancheremo di parlarti della soluzione che noi di Case Italia mettiamo in pratica ogni giorno, l’unica in grado di garantirti l’azzeramento del debito!
L’usufrutto è sostanzialmente il diritto di godere di un bene che è di proprietà di un’altra persona. Viene generalmente costituito tramite un contratto tra il proprietario del bene in questione e l’usufruttuario (colui che beneficerà dell’usufrutto).
Nel caso di un immobile, l’usufruttuario acquisirà dunque il diritto non solo di abitarvi personalmente, ma anche di metterlo a reddito dandolo in locazione a un inquilino e incassando il relativo affitto. Non potrà invece procedere alla vendita della casa, che resta una prerogativa del nudo proprietario.
Tieni presente che l’usufrutto ha sempre una durata limitata che viene liberamente stabilita tra le parti e che, in ogni caso, non si estende oltre il decesso dell’usufruttuario.
Ora che abbiamo visto in che cosa consiste l’usufrutto, possiamo finalmente entrare nel vivo del tema di oggi. Se la tua casa è sul punto di essere pignorata, l’usufrutto può in qualche modo permetterti di salvarla?
In questo post approfondiremo due possibili scenari: il primo prevede che tu doni la casa a una terza persona diventandone poi l’usufruttuario. In fondo, perché non dovrebbe funzionare? A quel punto, il proprietario non saresti più tu ma qualcun altro e di conseguenza i tuoi creditori non potrebbero procedere al pignoramento.
In realtà, le cose sono più complicate di come sembra. Innanzitutto, durante i primi cinque anni l’atto di donazione è comunque revocabile dai creditori. Considera poi che ci sono dei casi in cui questo limite temporale viene a cadere, in particolare quando il creditore ha fatto iscrivere un’ipoteca sull’immobile oppure riesce a dimostrare che la donazione è fittizia.
Ma ancor più importante nel nostro caso è il fatto che, a differenza del diritto di abitazione, l’usufrutto stesso è un diritto pignorabile. Questo significa che i tuoi creditori potranno disporne il pignoramento e la vendita all’asta! Se ciò dovesse accadere, rischieresti di trovarti nella situazione paradossale in cui il tuo diritto di usufrutto verrebbe messo all’asta, mentre il proprietario della tua casa resterebbe la persona a cui l’hai donata.
E la cosa non sarebbe certo priva di conseguenze: se già normalmente una casa che finisce all’asta rischia di essere (s)venduta a un prezzo di molto inferiore al suo valore di mercato capisci che, con i limiti che comporta, un diritto di usufrutto verrebbe probabilmente venduto a molto meno ancora. Di conseguenza, andresti incontro all’eventualità di trovarti con un debito residuo da saldare ancor più elevato rispetto alla situazione in cui a finire all’asta sarebbe stato il tuo immobile! In altre parole, ti ritroveresti ancora fortemente indebitato pur avendo, di fatto, perso ogni diritto in relazione a quella che una volta era la tua casa!
Veniamo ora al secondo scenario possibile: se l’opzione di donare la tua casa per poi diventarne usufruttuario è quasi certamente destinata a non funzionare, che cosa accadrebbe invece se rimanessi tu il proprietario concedendo l’usufrutto a un terzo?
A parte il fatto che si tratterebbe di una mossa alquanto azzardata, soprattutto se dovessi decidere di optare per un usufrutto di lunga durata. Come abbiamo visto, l’usufruttuario acquisirebbe tutta una serie di diritti sulla tua casa, come quello di abitarvi e di metterla a reddito, di cui tu verresti a tua volta privato. Forse hai già pensato a una persona di tua fiducia, ma non si sa mai come possono evolvere le cose in futuro e concedere un usufrutto significa di fatto rinunciare alla possibilità di disporre liberamente del tuo immobile.
In ogni caso, la nuda proprietà è comunque pignorabile. Ne consegue che i creditori potrebbero pignorarti la casa anche se hai costituito un usufrutto a favore di una terza persona! A questo punto, potresti pensare che nessuno acquisterebbe mai una casa gravata da un usufrutto e che la vendita all’asta finirebbe dunque per non realizzarsi.
Effettivamente, in linea di principio l’usufrutto rimane in essere anche quando la nuda proprietà viene pignorata e aggiudicata all’asta. Devi però tenere conto di un’eccezione importante: se il creditore ha fatto iscrivere un’ipoteca sul tuo immobile e l’usufrutto è stato costituito solo in un secondo momento, allora questo si estinguerà con l’espropriazione.
Come se non bastasse, il valore della nuda proprietà è logicamente inferiore a quello della stessa proprietà senza diritto di usufrutto. La cosa si ripercuoterebbe sul prezzo base d’asta e, se la tua casa venisse aggiudicata a un nuovo proprietario, rischieresti di trovarti con un pugno di mosche in mano. Non solo non potresti più vantare alcun diritto sulla tua casa ma, come nel caso precedente, ti ritroveresti con un debito residuo ancora più alto!
Da quanto ci siamo detti finora, hai senz’altro potuto dedurre che l’usufrutto non è la soluzione ideale al pignoramento della casa. Non solo questa potrà comunque essere (s)venduta all’asta ma rischieresti di andare ad aumentare il debito residuo, ovvero i debiti restanti quando il ricavato dell’asta non basta a saldarli tutti.
Che cosa puoi fare allora per cercare di risolvere la tua situazione? Come ti abbiamo anticipato in apertura, fortunatamente una soluzione esiste ed è anche l’unica che può garantirti l’azzeramento del debito, subito e una volta per tutte!
Ecco in breve come funziona: invece di pensare a chissà quali stratagemmi, prendi contatto con tutti i creditori coinvolti nella procedura e cerchi di trovare con loro un accordo sulla somma da saldare per poter considerare estinto il tuo debito nei loro confronti.
Tieni presente che, essendo l’obiettivo quello di azzerare il tuo debito, loro dovranno probabilmente accontentarsi di ricevere meno di quanto effettivamente gli spetta. D’altra parte, un accordo di questo tipo consentirebbe di evitare la vendita all’asta, molto rischiosa anche per i creditori.
Con la nostra soluzione questi ultimi avranno infatti la certezza di ricevere subito la somma pattuita, cosa che le aste non sono praticamente mai in grado di garantire! Tutto questo per spiegarti perché ci sono ottime probabilità che accettino di trovare un compromesso.
Tu dovrai comunque vendere la casa per pagare i creditori, ma senza svenderla all’asta e con la certezza di riuscire a cancellare completamente i tuoi debiti! Una volta che avranno ricevuto quanto pattuito, i creditori firmeranno infatti la famosa rinuncia agli atti, con la quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Così sarai finalmente libero dal debito e potrai ricominciare a guardare al futuro con tutta la serenità che ti meriti!
Noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese e lo facciamo da più di tredici anni. Abbiamo già aiutato tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti!
Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi! Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!
Se la tua casa è stata pignorata o è sul punto di esserlo, non perdere altro tempo prezioso. Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.
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