Cosa puoi fare se hai subito o stai subendo un pignoramento illegittimo? In quali casi puoi ottenere il risarcimento dei danni che ti sono stati causati?
In caso di pignoramento illegittimo o eccessivo, la legge prevede la possibilità per il debitore di fare valere le proprie ragioni. D’altra parte, l’illegittimità del pignoramento deve dapprima essere confermata dall’esistenza di condizioni ben precise.
Nel nostro post di oggi parleremo proprio di questo: vedremo in quali casi un pignoramento possa considerarsi illegittimo o eccessivo e quali sono i mezzi a disposizione del debitore per difendere i propri diritti. E poi naturalmente non mancheremo di presentarti l’unica alternativa all’asta che garantisce l’azzeramento del debito!
In linea di principio, un pignoramento viene considerato illegittimo quando le pretese del creditore che ha avviato la procedura esecutiva si rivelano infondate. In altre parole, il credito che rivendica è in realtà inesistente, oppure è già stato rimborsato dal debitore prima del pignoramento.
In questi casi, il debitore può opporsi al pignoramento presentando un’istanza al Giudice competente. Ne consegue che, al fine di ottenere la sospensione dell’esecuzione, l’illegittimità del pignoramento debba essere prima accertata da un Giudice.
Pignoramento illegittimo e pignoramento eccessivo non sono la stessa cosa. Si tratta in realtà di due situazioni differenti, che danno luogo a conseguenze diverse.
Nel paragrafo precedente abbiamo visto che il pignoramento è illegittimo quando il credito è in realtà inesistente e le pretese del creditore sono dunque infondate.
Il pignoramento viene invece considerato eccessivo quando il valore dei beni pignorati supera la soglia stabilita dalla legge, che equivale all’ammontare del debito più la metà dello stesso a copertura delle spese giudiziarie e degli interessi di mora.
È importante sottolineare che il pignoramento eccessivo non è di per sé illegittimo, in quanto non è totalmente privo di fondamento. In questo caso, il credito infatti esiste, senza contare che molte volte per il creditore risulta difficile stimare l’esatto valore dei beni del debitore sottoposti a pignoramento. Per queste ragioni si ritiene che manchino i presupposti dell’illegittimità, anche se al debitore resta la possibilità di chiedere al Giudice una riduzione del pignoramento.
Veniamo ora alla domanda fatidica: in quali casi il debitore che ha subito un pignoramento può chiedere il risarcimento dei danni?
In linea di massima, il pignoramento illegittimo è l’unico che dà diritto al debitore di ottenere un risarcimento. È questo infatti il solo caso in cui ci troviamo di fronte al presupposto dell’illegittimità della pretesa del creditore, che è di conseguenza tenuto a risarcire il danno causato alla controparte. A tal fine, il debitore dovrà innanzitutto presentare opposizione all’esecuzione e, una volta che il Giudice ne avrà accertato la mancanza di fondamento, sottoporre una domanda di risarcimento.
Lo stesso non si può dire invece del pignoramento eccessivo. Per le ragioni che abbiamo visto poco sopra, in questo caso il debitore potrà agire unicamente per ottenere una riduzione del pignoramento.
A maggior ragione, è praticamente escluso che si possa ottenere un risarcimento dei danni causati dalla normale procedura di espropriazione. E teniamo a precisarlo perché le persone che si rivolgono a noi per risolvere il problema del debito ci chiedono spesso delucidazioni in merito. Il fatto di essere stati sottoposti a stress e pressioni nel corso dell’esecuzione, come pure le conseguenze morali e psicologiche derivanti dalla perdita della casa e dalla liberazione, specialmente se forzata, dell’immobile non danno di per sé diritto ad alcun risarcimento. Trattandosi di conseguenze che derivano dal normale svolgimento della procedura non possono dare luogo ad alcuna pretesa risarcitoria salvo casi molto particolari.
Ora che conosci la differenza tra pignoramento eccessivo e illegittimo e sai anche in quali casi hai diritto a ottenere il risarcimento del danno, vogliamo soffermarci per un momento su un altro aspetto importante.
Premettiamo che, nel caso in cui tu abbia effettivamente subito un pignoramento illegittimo, hai tutte le ragioni del mondo per agire e fare valere i tuoi diritti. Detto questo, ti sconsigliamo di opporti all’esecuzione e di pensare a una richiesta di risarcimento in assenza di un reale presupposto di illegittimità. Semplicemente perché finiresti per non ottenere nulla, rischiando al contempo di far aumentare notevolmente le spese giudiziarie a tuo carico.
Se la tua casa è stata pignorata c’è un modo migliore per evitare l’asta, le svalutazioni che porta con sé e il conseguente problema del debito residuo. Stiamo parlando dell’ottenimento della rinuncia agli atti, l’unica soluzione che ti garantisce l’azzeramento del debito!
Nel momento in cui una casa finisce all’asta, il rischio che venga (s)venduta per una cifra decisamente inferiore al suo valore di mercato si fa molto concreto. Si innescano infatti dei meccanismi di svalutazione che spingono il prezzo al ribasso, senza contare che il debitore deve poi farsi carico anche dei costi del Tribunale. Di conseguenza, molto spesso il ricavato non basta a saldare tutti i debiti degli ex proprietari, che si ritrovano ancora fortemente indebitati pur avendo già perso la loro casa!
Fortunatamente, in molti casi questa situazione si può evitare. Invece di lasciare che la tua casa vada all’asta, prendi contatto con i tuoi creditori e cerchi di avviare con loro una trattativa privata. Il principale obiettivo è quello di azzerare il tuo debito tramite la vendita della tua casa, senza passare dalle aste. Se riuscirai a raggiungere un accordo con tutti i creditori coinvolti nella procedura riguardo alla somma da saldare per poter considerare il debito estinto, potrai ancora vendere il tuo immobile a un prezzo che ti consenta di saldare tutti i debiti!
I creditori dovranno probabilmente accontentarsi di ricevere meno di quanto gli spetta, ma d’altra parte avranno la certezza di ricevere subito la somma pattuita, cosa che le aste non sono praticamente mai in grado di garantirgli. E una volta che avranno ricevuto i loro soldi, firmeranno la famosa rinuncia agli atti. Si tratta di un documento importantissimo, con il quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi pretesa nei tuoi confronti, presente e futura! Così tu sarai finalmente libero dal problema del debito, subito e una volta per tutte!
Da oltre tredici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti!
Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi! Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!
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