Una casa di proprietà, come già trattato nei precedenti articoli, può essere soggetta a pignoramento nel caso in cui sulle spalle del proprietario gravino dei debiti insoluti e alla conseguente messa all’asta. Cosa succede però se l’immobile in questione è intestato a più persone, ad esempio due coniugi o due coeredi, uno dei quali è al di fuori della situazione moratoria che sta subendo l’altro? Indipendentemente dalla percentuale di appartenenza, una casa cointestata può essere pignorata, tuttavia sussistono delle condizioni e dei limiti che variano a seconda di chi sia il soggetto che avanza il credito.
Queste condizioni prevedono innanzitutto che il pignoramento da parte di un agente della riscossione del fisco possa essere messo in atto solo se anticipato da un’ipoteca, a patto che questa venga comunicata con minimo 30 giorni di preavviso, e se il debito è superiore a € 120.000. Inoltre, esiste una legge che vieta la pignorabilità dell’unica casa del debitore, purché corrisponda alla sua effettiva residenza, sia registrata come abitazione civile e non sia un immobile di lusso.
La situazione cambia quando il creditore è un privato, in modo particolare l’istituto bancario presso cui è stato erogato il mutuo. In questo caso la situazione diventa più complessa, in quanto l’espropriazione dell’immobile può essere messa in atto solo per la percentuale di appartenenza del debitore. Naturalmente, a meno che non si tratti di una villetta a due piani, che può essere ristrutturata e trasformata in due abitazioni indipendenti, una casa è difficilmente separabile; pertanto, nonostante la pignorabilità sia limitata ad una sola parte, il giudice può decidere di mettere in vendita l’intero immobile per poi in un secondo momento restituire al cointestatario il valore corrispondente alla sua quota. Tuttavia quest’ultimo ha il diritto di opporsi alla vendita, riscuotendo la parte pignorata.
Credito Italia nella persona del suo amministratore, in
vista delle imminenti nuove norme regolatorie che verranno emanate
dall'Unione Europea in riferimento al mercato FinTech, ha deciso di
cambiare nome per evitare ogni possibile equivoco sulla sua attività
di gruppo (con riferimento sia a Rendimento Etico srl che a Credit
Investment NPL srl) e sulla sua mission focalizzata esclusivamente al mondo
immobiliare residenziale e agli NPL.
Quindi da oggi il nostro nome sarà
Case Italia srl e abbiamo cambiato nome anche alla nostra
controllata CI NPL srl mentre resta confermato il nome della nostra
piattaforma Rendimento Etico srl.
Siamo pronti anche per domani vista la
velocità dell'oggi !