Nel momento in cui ci troviamo ad affrontare un periodo di difficoltà finanziaria, se siamo proprietari di una casa il nostro primo pensiero va alla banca che ci ha concesso il mutuo. Sappiamo che smettere di pagare le rate significherebbe di fatto andare incontro a un pignoramento immobiliare e quindi cerchiamo di evitarlo a tutti i costi.
Oltre alla banca, bisogna però considerare gli eventuali altri creditori. Anche loro hanno infatti la facoltà di avviare una procedura di pignoramento nel caso in cui smettiamo di tenere fede ai nostri impegni finanziari.
Tra tutti i creditori che un proprietario di casa può avere, spesso e volentieri spicca il condominio: tra spese ordinarie e straordinarie, la cifra che ciascun condomino è tenuto a pagare ogni anno può rivelarsi più o meno elevata. Nel momento in cui poi si smette di pagare regolarmente, gli arretrati fanno in fretta ad accumularsi.
Il problema è che in molti casi si tendono a sottovalutare le conseguenze di un mancato pagamento delle spese condominiali. Nel post di oggi vedremo come anche in questo caso il tuo appartamento possa finire per essere (s)venduto all’asta, andando a peggiorare significativamente la tua situazione finanziaria. E poi naturalmente ti parleremo della nostra soluzione, l’unica che ti porta ad azzerare il debito subito e una volta per tutte!
Come già accennato nell’introduzione, il mancato pagamento delle spese condominiali può portare al pignoramento della tua casa e alla conseguente (s)vendita all’asta. Proprio come la banca nel caso in cui tu smetta di pagare il mutuo, anche il condominio può avviare una procedura esecutiva nei tuoi confronti.
Entro sei mesi dall’approvazione del riparto delle spese condominiali, l’amministratore è infatti tenuto ad agire contro i condomini morosi. E può farlo in ogni caso, anche se si tratta della prima casa e anche se l’importo scoperto è tutto sommato abbastanza esiguo, non essendoci un importo minimo al di sotto del quale il condominio non possa far valere le sue pretese.
È anche importante sapere che il tuo immobile non è l’unico bene a cui il condominio potrebbe attaccarsi. La scelta dell’oggetto del pignoramento spetta infatti al creditore e questo significa che potrebbe optare anche per altri beni di tua proprietà o addirittura per una parte del tuo stipendio (nella misura di un quinto al massimo).
D’altra parte, in una situazione del genere l’amministratore non è l’unico attore a poter agire. Se il condominio non dovesse essere in grado di far fronte al pagamento delle spese a causa degli arretrati, i creditori potrebbero chiedere all’amministratore la lista dei condomini morosi e avviare una procedura esecutiva direttamente contro di te.
In definitiva, smettere di pagare le spese condominiali può senz’altro sfociare in una procedura di pignoramento, sia nei confronti della tua casa che di altri beni di tua proprietà.
Come procede esattamente il condominio per avviare un pignoramento immobiliare nei confronti di un condomino moroso?
Abbiamo già visto che l’amministratore è tenuto ad agire in questo senso trascorsi sei mesi dall’approvazione del riparto delle spese. In concreto, contatterà un avvocato che a sua volta si rivolgerà al Tribunale per ottenere un decreto ingiuntivo.
Dall’emissione del decreto, avrai quaranta giorni di tempo per fare opposizione. Attenzione, a meno che tu non abbia delle ottime ragioni per farlo, opporti allungherà probabilmente i tempi della procedura ma non porterà certo alla risoluzione del tuo problema.
Trascorsi i quaranta giorni, riceverai un atto di precetto con cui verrai invitato a saldare gli arretrati entro dieci giorni. Se non riuscirai a rispettare questa scadenza, ecco che si procederà con il pignoramento.
Se è già da un po’ di tempo che non riesci a pagare le spese condominiali, quella che abbiamo appena descritto può purtroppo trasformarsi in un’eventualità molto concreta. E la cosa peggiore è che, se la tua casa dovesse finire all’asta, questa rischierebbe di essere letteralmente svenduta per la metà o addirittura un terzo del suo valore!
Proprio così: quando una casa finisce all’asta, nella maggior parte dei casi non viene venduta, ma(s)venduta per una cifra ridicola. Ciò è dovuto ai meccanismi di svalutazione che si innescano nelle varie fasi che precedono l’aggiudicazione, a cominciare dal fenomeno delle aste deserte che è più comune di quanto non si pensi.
Il punto è che molte volte un immobile non viene aggiudicato nel corso della prima asta, perché spesso non si presenta nessun offerente. In questi casi, si dice che l’asta è andata deserta e sarà quindi necessario organizzarne un’altra per cercare di realizzare la vendita. Ora, devi capire che l’obiettivo del Tribunale è quello di chiudere la procedura e rimborsare i creditori il prima possibile. Per questo motivo, a ogni asta successiva che si rende necessario organizzare, al Giudice è data la facoltà di abbassare il prezzo base (cioè il prezzo di partenza) fino a un quarto rispetto al precedente. Se consideri che molti immobili vengono aggiudicati solo dopo la terza asta, è facile comprendere come il debitore rischi di perdere la propria casa per una cifra che si situa molto al di sotto del valore di mercato.
Risultato? Nella maggior parte dei casi, il ricavato dell’asta non basta neppure per pagare tutti i debiti e gli ex proprietari si ritrovano ancora fortemente indebitati pur avendo perso la loro casa!
La domanda a questo punto sorge spontanea: cosa puoi fare per uscire dalla morsa del debito ed evitare al contempo l’asta immobiliare? Per fortuna, c’è una soluzione che ti permette di evitare la (s)vendita all’asta e di azzerare completamente il debito, subito e una volta per tutte!
Stiamo parlando del saldo e stralcio con rinuncia agli atti: invece di aspettare che la tua casa venga pignorata e messa all’asta, prendi contatto con tutti i creditori coinvolti nella procedura e cerchi di accordarti con loro sulla cifra da saldare per considerare i tuoi debiti estinti. Essendo l’obiettivo quello di azzerare il debito, loro dovranno probabilmente accontentarsi di ricevere meno di quanto effettivamente gli spetta. D’altro canto, avranno il grande vantaggio di ricevere subito la somma pattuita, cosa che in nessun caso le aste sono in grado di garantirgli.
Una volta raggiunto l’accordo, tu dovrai comunque vendere la casa, ma lo farai evitando l’asta e con la certezza che il ricavato basterà a saldare tutti i debiti. Nel momento in cui verranno pagati, i creditori saranno infatti chiamati a firmare una rinuncia agli atti. Si tratta di un documento importantissimo, con il quale rinunceranno ad avanzare qualsiasi ulteriore pretesa nei tuoi confronti, presente e futura. Così tu sarai finalmente libero dal debito e potrai riprendere la tua vita dal punto in cui l’avevi lasciata!
Da oltre tredici anni, noi di Case Italia ci occupiamo di risolvere il problema del debito nel nostro paese. Abbiamo già aiutato tantissime persone e tantissime famiglie a evitare la (s)vendita all’asta della loro casa e a ottenere la rinuncia agli atti.
Portiamo avanti la trattativa con i creditori, azzeriamo completamente il debito e la tua casa la compriamo direttamente noi. Così non devi nemmeno preoccuparti di trovare un acquirente per tempo!
Se temi che la tua casa verrà presto pignorata, se hai già subito il pignoramento e anche se il tuo immobile è già all’asta, non perdere altro tempo! Visita il sito di Case Italia e contattaci! Valuteremo insieme la tua situazione per capire come risolverla nel migliore dei modi.
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